Per farsi un'idea sul tipo di direzione sonora che Thurston Moore ha intrapreso con il suo nuovo album solista, basta immaginare i Sonic Youth con i jack delle chitarre staccati dagli amplificatori. E' una specie di operazione d'onestà, e insieme una sfida: quella di scarnificare il muro del suono proprio dei Sonic Youth e metterlo a nudo per esaltarne l'essenza e la genuinità. Per i tre quarti dell'album sono bandite tutte quelle sovrastrutture noise a base di feed-back, di distorsioni e rumori vari. Sono, invece, privilegiati i suoni acustici delle chitarre, lasciati nudi e crudi, e l'esito è sorprendentemente attraente. Registrato nello studio casalingo di J Mascis dei Dinosaur Jr, con la collaborazione di un nutrito gruppo di amici fra i quali il fido Steve Shelley dietro i tamburi, Samara Lubelski al violino e lo stesso J Mascis, che ha suonato alcune parti di chitarra, "Trees Outside the Academy" risulta un lavoro intenso, umorale, caratterizzato da una sottile vena malinconica. Privo di quelle fisse da artistoidi intellettuali tipiche dei Sonic Youth, e, per certi versi, a suo modo "pop". "Fri/End", ad esempio, splendida, solare, un gemma pop inedita per la penna di Moore. Oppure, le delicatezze acustiche di "Silver Blue", dove chitarre, basso e violino si attorcigliano in seducenti evoluzioni armoniche, e ancora, gli strumentali fra cui spicca "Off Work", col suo giocare con i chiaroscuri, con scariche elettriche nevrotiche e acide e il morbido andamento della chitarra acustica e del violino. |