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PJ HARVEY |
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WHITE CHALK |
Un artista che discende dalle tradizionali regole, che non si ripete, ma traduce in musica ogni sua ispirazione sfruttando il genio della sua espressività. Qui la ritroviamo a percorrere un tragitto intimo, molto introspettivo. In maniera distintiva ha imposto un suo stile, rimarcando un ruolo di spessore tra le autrici della scena indie rock dell’ultimo decennio. Questo nuovo set intitolato “White Chalk” è il follow-up di “Uh Huh Her” del 2004 e come il suo predecessore prosegue un discorso nei meandri dark della sua visione musicale. A garante della qualità della release la collaborazione con i produttore Flood (Nick Cave, Depeche Mode, Smashing Pumpkins) e John Parish (Afterhours, Eels). L’aspetto più risonante del nuovo CD è il forte legame tra voce e piano, un dualismo predominate che detta le linee guida di “White Chalk”. Voce eterea a tratti sommessa che trasmette un senso di debolezza, ma che evince anche un innata energia vitale. Nel pezzo che apre il set The Devil c’è un contrasto d’interpretazione, un sottile velo diabolico si contrappone a linee angeliche, un tono vocale che lentamente tenta di emergere dagli inferi. Le nobili note del pianoforte creano un quadro in bianco e nero come l’alternanza dei suoi tasti, alzano nebulose atmosfere difficili da dissolvere come in Dear Darkness… Solo in alcune occasioni si percepisce una lieve arpa, o la timida apparizione della chitarra acustica che diventa come un raggio di luce che trafigge le tenebre nella title track, un criterio creativo rallentano che sembra rappresentare il processo di sbocciatura di un fiore che si apre al mondo; ma proseguendo nell’ascolto la profonda vena riflessiva di Broken Harp, dove Polly si domanda “Can you forgive me?”… L’archetipo musicale pur essendo condizionato da una forzatura piano-voce non offre momenti vuoti, ma anzi apre continui spunti di riflessione e interpretazioni. Il set si chiude con PJ sirena in The Mountain sulle vette montuose ad ammagliare il suo pubblico, sempre attento alle sue produzioni. Emozionale, catartico, un impegno personale e intenso. |
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Voto: 7 |
Casa Discografica: Univeral |
Sito Internet: pjharvey.net |
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Carlo Cassani |
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01/10/2007 |
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TRACKLIST |
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1. Devil 2. Dear Darkness 3. Grow Grow Grow 4. When Under Ether 5. White Chalk 6. Broken Harp 7. Silence 8. To Talk To You 9. Piano 10. Before Departure 11. Mountain
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DISCOGRAFIA |
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White Chalk - 2007 Uh Huh Her - 2004 Stories from the City, Stories from the Sea - 2000 Is This Desire? - 1998 Dance Hall at Louse Point - 1996 To Bring You My Love - 1995 Rid of Me - 1993 Dry - 1992 |
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