Ah, il Made in Italy! Quello che arriva poi ovunque. Al Cavern di Liverpool, a NME, al Jammin Festival. Come i Vanilla Sky, no? O come i Jennifer Gentle, dall’altra parte. Insomma finalmente qualcosa si muove. E a ragione. Perché “A Sky with no Stars” è un’arnia dove la band veneta distilla miele all’aroma di Grandaddy, superpop music, post rock (eh, lo so, ma dovevo mettercelo questo). Grandi fuzzoni, batterie belle dritte, melodie nel segno del dio rock, malinconia, teenagerismo, feste del liceo, birra e All Star. Piacciono a tutti quelli che piacciono, e per questo dovrebbero stare un po’ sul ca, poi ascolti le 11 tracce del disco e capisci che è tutto ok. Proud to be Italian! |