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EDITORS |
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AN END HAS A START |
Dopo gli ottimi riconoscimenti ottenuti con il loro debut album “The Back Room” (2005) gli Editors non si sono fatti sfuggire la situazione di mano, si sono guardati attorno e con esemplare consapevolezza unità ad umiltà hanno realizzato un secondo lavoro di grande spessore artistico. Maggiore responsabilità e un disco più complesso musicalmente e liricamente, queste sono le caratteristiche principali di questo secondo capitolo della band d’oltre Manica. La profondità della voce di Tom Smith agisce come un fendente inarrestabile, incisiva nel suo esprimersi, penetrante nell’approccio. Dieci brani viscerali, che rafforzano l’enfasi emotiva della loro musica, che rimarcano il profilo stilistico della band, che porta su un palmo di mano la preziosa eredità di un genere come quello new wave e post punk, fucina di talenti indiscussi e senza tempo come Joy Division, The Cure, The Smiths…. “An End Has A Stars” continua su questo indirizzo, viaggia attraverso confini profondi, alla ricerca di equilibri a volte inverosimili, o per lo meno ipotizzabili solo a livello metaforico. La mente può elaborare situazioni complesse che trovano ragione di esistere in una dimensione extra terrena. In questa direzione il nuovo set parla di morte (fisica), del potere della redenzione, e della necessità di trovare conforto nella famiglia e negli amici per affrontare questo passaggio; ma in parallelo, gli Editors non sono solo il lato dark della scena UK, sanno anche riflettere le esperirne vissute durante il passato tour, situazioni a cavallo tra diverse culture: da Istanbul a Tokyo, da New York a Parigi…. Hanno mantenuto le premesse, il fuoco che ardiva negli sguardi di quattro giovani esordienti non si è attenuato, continua a bruciare nell’anima triste e riflessiva del gruppo. Un perfetto sincronismo fatto di riff virtuosi, un basso vigoroso e passaggi armoniosi, che si apre con i cinque minuti del primo singolo estratto dal set, la corale Smokers Outside The Ospistal Doors, un titolo che da se annuncia le paure e le speranze che nutrono coloro che nervosamente sostano fuori dalle porte di un ospedale, una connessione estemporanea con la complessità della vita. E’ solo lo sfondo di un dipinto che si colora con le tenui tinte della semplicità espressa dal paino e chitarra di Well Worn Hand, la ritmica di Bones….Ogni canzone è un pezzo di un puzzle che lentamente prende forma. Emozionano e ti fanno riflettere; è un dono che poche formazioni sanno gestire con equilibrio, senza mai trascendere in situazioni empiriche. Sono acuti osservatori del genere umano abili interpreti della sfera introspettiva. |
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Voto: 9 |
Casa Discografica: Kitchenware Records |
Sito Internet: editorsofficial.com |
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Carlo Cassani |
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18/06/2007 |
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TRACKLIST |
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1. Smokers Outside The Hospital Doors 2. An End Has A Start 3. The Weight Of The World 4. Bones 5. When Anger Shows 6. The Racing Rats 7. Push Your Head Towards The Air 8. Escape The Nest 9. Spiders 10. Well Worn Hand
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DISCOGRAFIA |
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An End Has A Start - 2007 The Back Room - 2005 |
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