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PEARL JAM |
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RIOT ACT |
Settimo album in studio per i veterani del rock di Seattle. I Pearl Jam , dopo la tragica vicenda del 2000 al festival di Roskilde dove morirono nove fan della band, sono tornati con un disco che abbandona le sperimentazioni per affidarsi ancora una volta alle splendide tempeste elettriche delle chitarre, l’insistente batteria e la straordinaria voce di Eddie Vedder, tutto miscelato per creare un’imperdibile sound. “Riot Act” è sicuramente uno dei migliori album della formazione americana, un prodotto nato con il contributo personale di ogni membro del gruppo. Alcuni brani come "Save You" e "Ghost" suonano come composizioni appositamente registrate per esprimere la loro intensa energia durante i concerti .
“I Am Mine”, il primo singolo estratto dal set, un pezzo eletric folk , capace di attirare su di se l’attenzione degli ascoltatori e sapientemente selezionato come apripista. Rabbia disillusione e vulnerabilità , sono gli elementi trascinanti di questo disco, nato dopo il tragico 11 settembre americano. Riflessiva e toccante la preghiera di “Love Boat Captain”, una canzone dove Vedder canta "Lost nine friends we'll never know/ Two years ago today" (abbiamo perso nove amici che non conosceremo mai , sono passati due anni oggi), rivolgendosi ai ragazzi morti un giorni d’estate del 2000, una ballata in crescendo che cita i Beatles di “All You Need Is Love” sul finale: forse il momento più emozionante e toccate dell’intero set. Decisamente maturati rispetto agli anni del grunge, più coerenti nelle loro idee come dimostrano anche i testi al vetriolo, e politicamente schierati di "Cropduster" , furiosi in “Save You” o acustici nella track "Thumbing My Way". Le tremende conseguenze dell’11 settembre americano vengono ricordate in "You Are", una brano elettrico magistralmente costruito sulla possente voce di Vedder o l’attacco diretto al Presidente USA George W Bush in "Bushleaguer" dove tra le righe si legge“ He's not a leader, he's a Texas leaguer”(Lui non è un leader, è solo un lobbista texano). Quindici tracce che proseguono nel precorso intrapreso con il precedente lavoro “Binaural”, pubblicato nel 2000. La band di Seattle non smentisce le attese, i fan possono tirare un sospiro di sollievo e verificare che l’anima, l’attivismo , ma soprattutto la capacità di comporre musica intelligente di Vedder e soci non è svanita, ma ulteriormente rinforzata e sempre più autonoma. Accantonando tutti i possibili paragoni con gli album precedenti della band, un concetto è ben evidente: Riot Act è un disco maturo e consapevole.
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Voto: 8 |
Casa Discografica: Epic/Sony |
Sito Internet: www.pearljam.com |
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Carlo Cassani |
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21/11/2002 |
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TRACKLIST |
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01. Can't keep
02. Save you
03. Love boat captain
04. Cropduster
05. Ghost
06. I am mine
07. Thumbing my way
08. You are
09. Get right
10. Green disease
11. helphelp
12. Bushleaguer
13. 1/2 full
14. Arc
15. All or none
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DISCOGRAFIA |
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1991 Ten 1993 Vs. 1994 Vitalogy 1996 No Code 1998 Yield Epic 2000 Binaural 2002 Riot Act |
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