Un disco surreale, una macchina sonora senza fine, un disco che appaga l’aspetto più visionario estemporaneo della mente. Singhiozzi di elettronici, orchestrazioni, pianoforte, tutti elementi che sapientemente miscelati o usati separatamente costituiscono un set molti interessante da un punto di vista lirico, ma soprattutto sonora per la sua varietà di evoluzione. Sospesi, in biblico nell’area, rappresentato l’essenza della moderna progressive music. Questo secondo lavoro acquisisce un valore importante, forgia una connessione con la musica più istantanea. Un set ragionato, meno pop del suo predecessore, esplora in profondità il progressive e il krautrock. Ansietà , tristezza e incertezza. |