E non mi voglio perdere nelle dissertazioni sul genere, perché sono quasi sempre inutili, anche se qualcuno mi ha detto Jesus Lizard…ve la butto lì. I Super Elastic Bubble Plastic (e mi si stancano le dita a scriverlo) tornano, con il secondo album, dopo un anno di grandi soddisfazioni e conquiste. Non deve essere semplice per loro. Invece no, almeno non sembra. Sembra che l’attitudine del power trio sia ancora più aggressiva, perché smaliziata, sembra che la chitarra di Gionata appartenga a un ‘essere musicale’ e non umano.
I SEBP riescono a far uscire tanta passione da quelle casse, spingendo fuori note grosse e pesanti, sono in grado di dipingere l’atmosfera con le tonalità che meglio preferiscono, perché ancora più arguti ottengono quello che vogliono.
Spesso mi vengono i brividi, soprattutto sugli inaspettati ‘lenti’ di gusto ‘post’ tipo Hold On, invece altre volte mi diverto in pezzi come 16 Bits Vs 16 Trks on 2”, quando si perdono in smetallate o quando viaggiano dritti e veloci cal-pestando tutto con cattiveria.
Insomma siamo arrivati al punto, al suono Super Elastic Bubble Plastic, contemporaneo e ipnotizzante, a volte troppo. |