Ingenui, leggeri, scanzonati, ma con stile. Tornano Michele Bitossi e Stefano Piccardo con il follow-up di “Iononsono”, che aveva segnato il debutto del duo genovese tre anni fa. Indiepop italico, quello di “Dovessi mai svegliarmi”, che rivela maturità compositiva e una sensibilità votata all’equilibrio delle forme. I dodici nuovi brani colpiscono per franchezza e brio, oltre che per soluzioni stilistiche mai scontate. I Numero 6 si dimostrano perfettamente a proprio agio tra arrangiamenti scarni (Al cuore della storia), canzone italiana in senso classico (Stiamo per perderci), chitarrismi Brit (A galla i demoni, dal bel tiro), intensità altera (Le parole giuste) e svacco compiaciuto (Un finale rocambolesco). Nella sua varietà, “Dovessi mai svegliarmi” è un disco omogeneo: il tocco dei Numero 6 si sente in ogni pezzo, a conferma di un’identità ben definita che la band dimostra di aver trovato con questa seconda prova.
Si riflette, ci si immedesima, si sorride. Insomma, non si resta indifferenti a un disco che risulta diretto nonostante una gestazione non semplice. Da segnalare inoltre gli scritti di Violetta Bellocchio, Marco Mancassola, Marco Missiroli, Gianluca Morozzi, Francesco Dezio, Paolo Nori e Valeria Parrella, ispirati dall’ascolto di “Dovessi mai svegliarmi” e inseriti nel booklet del cd. |