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DILAILA |
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MUSICA PER ROBOT |
"Lasciate ogni speranza, o voi ch'entrate". Il messaggio (neanche tanto) subliminale che si riceve ascoltando "Musica per robot" potrebbe essere questo, quantomeno a giudicare dai testi. Non è però un'apologia della paranoia, questa seconda prova dei Dilaila: è piuttosto un crogiolarsi dolcissimo nell'inquietudine di vivere e nelle piaghe dell'anima in generale. Gli stilemi sono presi in prestito ai Radiohead di "The Bends", anche se a differenza di Thom Yorke e soci i Dilaila tendono a virare verso la dilatazione e la rarefazione, talvolta indugiando nel melodramma. Ottima l'interpretazione di Paola, dolce ed straziata (come Yorke), intorno alla quale la band tesse una trama pregevolmente compatta e rifinita. Brani come Requiem o Lucy sono musicalmente ineccepibili (per produzione e composizione) e gonfi di pathos, e non c'è una virgola fuori posto in tutto il disco. Ad un ascolto ripetuto, tuttavia, il debito nei confronti dei Radiohead si trasforma in un limite. Un vero peccato, perché ai Dilaila il talento non manca. Forse non è un disco da ascoltare ripetutamente: la soave sofferenza di cui è pregno può diventare logorante. Certo è che si tratta di un bel disco, che sarebbe ancora più bello se solo i Radiohead non fossero mai esistiti. |
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Voto: 7 |
Casa Discografica: Il Re Non Si Diverte |
Sito Internet: dilaila.it |
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Claudia Benetello |
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28/04/2006 |
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TRACKLIST |
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01 L’insetto
02 I/O
03 Occhi di vetro
04 Musica per robot
05 Lucy
06 Moderna
07 L’ora del tè
08 Psico-logo
09 Requiem
10 L’apice |
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DISCOGRAFIA |
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2003 Amore + psiche |
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