Arriva da Barcellona l’ensamble dei Ojos de Brujo, formazione multi etnica e multi culturale che con questo “Techari”, licenziato via Pias, di fatto concretizza l’essenza del nuovo melting pot mediterraneo. Una miscela intrigante, sensuale, affascinate che viaggia tra flamenco, tradizione latina. echi hip hop, funk solare e persino reminiscenze punk e rock. La formazione, fondata nel 1996 al loro terzo album, ha una composizione variabile ma lo zoccolo duro è di otto musicisti (sette uomini e una donna) che arrivano da varie parti del mondo. La loro musica nasce dalla strada e dal continuo girovagare dei componenti della band. Musica suonata con chitarre acustiche, basso, archi e cassa flamenca colorita da percussioni latineggianti e battiti di mani in un tutto festoso, intenso e sensuale contrapposto a liriche nomadi e poetiche. Un viaggio urbano tra tanghi, colombiane, bulerías, tanguillos e rumba… Consigliato per uscire dai soliti cliché musicali … |