La band, originaria di Sarzana, è portatrice sana di note per così dire nu metal e di atmosfere buie post grunge. Anche perché, se nell'apertura il cantante ricorda molto Eddie Vedder, in seguito il Cd si dilata verso un potenza più metal e scura alla Sistem Of A Down, aspirando giustamente a qualcosa di più, (forse ai Tool?). Sì, la band ci sa fare quindi, ed esponenti del genere realmente validi in Italia, non ce ne sono molti, apprezziamo infatti anche il fatto che cantino in inglese; non posso neanche immaginare la strofa di uno dei migliori pezzi "My Medicine" che altrimenti in italiano reciterebbe "Ho bisogno della mia medicina, datemi la mia medicina" Gulp! Sarebbe tremenda! Comunque tornando al disco, senza dissertazioni sull'improbabilità dell'italiano in generi aggressivi come questi, musicisti suonano con saggezza, puliti e sporchi quanto basta, con un gran bel crescere da accordi melodici fino ad esplodere in potenza e rabbia, a proposito segnalo "It's getting dark", e "Get Out My Way" imponente. Insomma se il genere è nelle vostre corde, davvero non potrete che non apprezzare "Waiting Inside". |