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STEVE EARLE |
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JERUSALEM |
“Jerusalem” è il nuovo album di Steve Earle. La ‘voce d’America’, in questo nuovo lavoro canta la sua nazione del post-11 settembre. Come molti altri artisti i tragici fatti del World Trade Center, hanno influenzato la sua musica, ma prendendo come protagonista l’antiamericano per eccellenza (secondo l’opinione pubblica) John Walzer. Un artista capace di vedere l’America da un’angolazione differente, in grado di opporsi al sistema e di vedere a fondo i problemi che affliggono il paese. Un set che parla del deterioramento delle libertà civili, limitate subito dopo gli attacchi terroristici di quel tragico settembre, il patriottismo e la speranza che tutte le religioni del Pianeta possano trovare una soluzione congiunta per la pace. Un progetto che si snoda tra rock, il blues e in qualche frangente anche country, ma che affila le unghie sul primo genere, con testi impegnati e sound energico. Earle è diretto , non usa mezzi termine per esprime i propri pensieri . Duro con la sua nazione in “America v.6.0 (The Best We Can Do)”; in “Ashes To Ashes” e "Conspiracy Theory" mette in risalto le nuove paure degli americani, mostri capaci di sminuire o frammentare il sogno made in USA. Un disco che alterna, con sobrio equilibrio, il rock elettrico a quello acustico. Questo lavoro contiene anche “John Walker’s Blues”, brano che ha sollevato molte polemiche in un’America ferita, dedicato all’americano talebano che ha combattuto al fianco dei Talebani in Afghanistan , che termina su un canto orientaleggiante, come nell’ultimo CD di Bruce Springsteen “The Rising” (nel pezzo “Worlds apart”,usava una voce qawwali) ; personaggio perfetto per esemplificare molte delle contraddizioni a stelle e strisce.
Atri due tracce segnano il valore di questo CD. La title track “Jerusalem”, che chiude il disco, lancia un messaggio di speranza e solleva alcune domande, le cui risposte non possono essere trovate nell’odio o nella violenza, ma nelle pace e nel perdono; ma anche il fantastico duetto, il contrasto tra la voce di Earle e Emmylou Harris in “I Remember You”. “Jerusalem ” conferma la fama di Steve Earle, contestatore , che con il passare del tempo non si ammorbidisce, ma che si dimostra capace in ogni momento di riaprire vecchie debolezze di un sistema vulnerabile.
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Voto: 7 |
Casa Discografica: Artemis Records /Epic/ Sony |
Sito Internet: www.steveearle.com |
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Carlo Cassani |
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17/10/2002 |
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TRACKLIST |
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01. Ashes to Ashes 02. Amerika V. 6.0 (The Best We Can Do) 03. Conspiracy Theory 04. John Walker's Blues 05. The Kind 06. What's a Simple Man to Do? 07. The Truth 08. Go Amanda 09. I Remember You 10. Shadowland 11. Jerusalem
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DISCOGRAFIA |
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1986 Guitar Town 1987 Exit O 1988 Copperhead Road 1990 The Hard Way 1995 Train a Comin' 1996 Fearless Heart 1996 I Feel Alright 1996 Angry Young Man 1997 El Corazon 1999 The Mountain 2000 Transcendental Blues 2002 Jerusalem |
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