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CESARE CREMONINI |
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MAGGESE |
Niente male! O meglio, chi malignava che “Bagus” sarebbe stato un caso isolato di un Cesare Cremonini che viveva di rendita per quel nome Lùnapop sempre aleggiante ha ora di che ricredersi, perché il neonato “Maggese” che ci è capitato ad orecchio è qualcosa di più di un maldestro tentativo di fare il bis. I quasi tre anni di pausa (o maggese, appunto, se preferite) intercorsi tra l’inatteso fenomeno “Bagus” ed il contenitore del singolone “Marmellata #25” hanno dato i loro frutti. Perché nel frattempo Cesare Cremonini è cresciuto. Ha scoperto che ai fiori colorati della vita si accompagnano spesso spine, e che il dolore va accettato in attesa del suo passaggio; perché, prima o poi, passa, e allora torna il sole. Questa la Cremonini-filosofia. La svolta introspettiva (ma sempre a cuor leggero) di Cesare va poi a braccetto con una qualità di suono e produzione indiscutibili: “Maggese” è stato registrato a Londra agli Abbey Road Studios, e Cesare si è esaltato – umanamente ed artisticamente – per l’atmosfera in cui si è ritrovato a lavorare. L’intro “Maggese” è una canzone che richiama le invocazioni alla propria Musa dei poeti classici; rustica ed agreste, con il riferimento occulto a Bob Dylan, anche lui preda di crisi artistiche di ispirazione poi fortunatamente superate. Canta la fragilità Cesare, la solitudine, il senso di abbandono da parte di tutti, ma anche la forza di reagire aprendosi agli altri (sì, agli altri, non alle donne e alle avventure ma al mondo); sempre col fido Ballo, sempre col fido pianoforte. Aderenza impressionante del suono che canta di solitudine in mezzo al frastuono della pseudo-compagnia: rombi rock e scintille da notte giovane in “Ancora un po’” (scritta durante il viaggio negli Stati Uniti), e, al contrario, mesta e solitaria semplicità in “Sardegna” (chitarra acustica e violino, molto De Gregori-ana). Si rincontra poi in una nuova, più intensa versione, “Gongi-boy 2”, bellissimo pezzo sul difficile rapporto tra genitori e figli. Originale divertissement quello di “Carillon”, dove sopra ad una base da carillon, appunto, si adagiano voci e messaggi lasciati da parenti ed amici in segreteria mentre si trovava a Londra per registrare; ed infine gli esercizi di stile delle tre suites strumentali di “Linda & Moreno”, giusto per ricordare a tutti che Cesare sa anche suonare. Ancora qualcosa da ridire su Cesare Cremonini e sulla sua figura di artista? Direi piuttosto che Cesare è una gran bella realtà del pop italiano. |
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Voto: 6 |
Casa Discografica: Warner |
Sito Internet: cesarecremonini.warnermusic.it/ |
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Elisa Bellintani |
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29/06/2005 |
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TRACKLIST |
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01. Maggese
02. Le tue parole fanno male
03. Ancora un po’
04. Marmellata #25
05. Sardegna
06. Stavo pensando che Dio …
07. Quando non sai
08. Gongi-boy 2
09. Amami (quando è il momento)
10. Momento silenzioso
11. Carillon
12. Linda & Moreno
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DISCOGRAFIA |
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2002 Bagus 2005 Maggese |
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