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ROYKSOPP |
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THE UNDERSTANDING |
Quando nel 2001 i Royksopp si affacciarono sulla scena della musica elettronica, fu immediatamente chiaro che il baricentro della dance si era prepotentemente assestato in Nord Europa, Bergen, Norvegia, per la precisione. “Melody AM” fu uno squarcio di fumo arancio nel grigio della musica dance dove i beat si ripetevano tutti uguali ed il chillout già puzzava di vecchio; la direzione da seguire era quella del pop fumé, dell’elettronica accessibile ma non commestibile e facilmente sintetizzabile, ed i Royksopp portarono la loro piccola rivoluzione in forma di capolavoro; “Eple”, “Poor Leno”, “Remind me”e “Sparks” sono classici, ormai. La bestia nera di un secondo album all’altezza del precedente era in agguato dietro l’angolo. 24 giugno 2005. Ecco finalmente “The understanding”, la tanto paventata seconda prova; ed i Royksopp vi sono sopravvissuti: diverso, e di molto, da “Melody AM”, soprattutto più critico da assimilare, “The understanding” è stato a buona ragione definito il disco pop del terzo millennio: suggerisce, accenna, ingolosisce, travolge, traghetta in un sistema di universi paralleli affumicati di nebbie lattiginose avvolgenti e rassicuranti quali liquido amniotico. I vocals (quando ci sono, perché questo è un disco molto, molto strumentale, ed anche le parole sono anzitutto melodie verbali) sono quasi interamente affidati agli stessi Royksopp, ossia Svein Berge e Torbjom Brundtland, aiutati qua e là da Kate Havnevik (“Only this moment”) e dalla Bjorkiana Karin Dreijer (sentire “What else is there” per credere). Già l’ouverture mette in chiaro che “The understanding” non sarà una copia carbone di “Melody AM”: pianoforte e imponenti atmosfere Wagneriane in “Triumphant”, ottima propedeutica all’Euro-dance tinta soul di “Only this moment”, che ricorda molto il sound Pet Shop Boys; inutile negarlo, non sarà questa l’unica volta in cui questa associazione avrà ragion d’essere: gli anni 80 dei due Pet Shop Boys sono stati il modello di riferimento anche per “Follow my ruin” e “Beautiful day without you”. Ogni track è un micromondo a se stante, che ci è dato di visitare sempre per 5, 6 o 7 minuti; un tempo lungo che però non deve spaventare, perché necessario per assaporare al meglio i dettagli e le sfumature meno accentuate del background. Assaporare, è questa la parola chiave per ascoltare i Royksopp del 2005. Oltre all’autocitazionismo di “What else is there” (dove il beat è esattamente lo stesso dell’apertura di “Melody AM”, “So easy”), il trittico finale (con al vertice la morbida “Someone like me”) è un piccolo gioiello del già prezioso filo di “The understanding”. Niente da fare: i Royksopp non passeranno inosservati nemmeno stavolta. |
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Voto: 8 |
Casa Discografica: Emi |
Sito Internet: www.royksopp.com |
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Elisa Bellintani |
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28/06/2005 |
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TRACKLIST |
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01. Triumphant
02. Only this moment
03. 49 percent
04. Sombre detune
05. Follow my ruin
06. Beautiful day without you
07. What else is there?
08. Circuit breaker
09. Alpha male
10. Someone like me
11. Dead to the world
12. Tristesse globale
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DISCOGRAFIA |
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2001 Melody AM 2005 The understanding |
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