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ISOLATION YEARS |
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COVER THE DISTANCE |
Hanno i cognomi e la città natale infarciti dei quei simpatici puntini sulle vocali che ci metti un anno a trovarli sul word, e nella natìa Svezia da qualche anno sono popolarissimi grazie a "It’s Golden", il loro secondo album che nel 2003 ha fatto gridare al miracolo pop anche oltre confine. D'altronde si sa: nella nuova geografia del pop-rock globalizzato, la stessa che vede nel Canada la mecca del rock di qualità, la Scandinavia pare ormai aver assunto un ruolo simile per ciò che riguarda il pop. Ed in questo quadro anche "Cover The Distance", seppur non toccando le vette dell’eccellenza, non sfugge alla regola. Basterebbe un solo ascolto di "Look What I've Done", hit naturale dalla presa talmente immediata che sembra scritta apposta per finire in uno spot dei telefonini, per rendersi conto di come i ragazzi sappiano il fatto loro e di come abbiano fatto i compiti davvero per bene. Uno studio approfondito per il quale i testi scolastici a volte si chiamano Roy Orbison (si sentano Nurse Hands, primo singolo estratto dal disco, "Yellow Cross On Blue" e soprattutto "I Want To Grow", altrove sono le glorie nazionali Abba (i cori di Micheal hanno tutta l’aria di un omaggio ai giganti del pop scandinavo) o in generale sono da ricercare in tutto quel sound leggero della west-coast americana che di questi tempi tanti adepti ha dall’altra parte dell’oceano, basti pensare ai Thrills o agli ultimi lavori dei Teenage Fanclub. Tuttavia la leggerezza spesso si rivela un’arma a doppio taglio, un falso amico: se le si dà troppo corda senza indirizzarla con l’ispirazione (o la furbizia) adatta ti sfugge di mano. E questo è ciò che purtroppo accade nella seconda parte di questo disco, forse troppo leggera, talmente eterea da spegnersi piano piano in un’inconsistenza che non rende giustizia all’indubbia bravura e all’onestà del quartetto. "Cover The Distance" può insomma essere visto come un buon contenitore, una bella confezione per un ristretto numero di papabili singoli di eccellente fattura. Definizione tutt’altro che infamante visto che, facendo due conti, calzerebbe a pennello per una grossa percentuale dei best seller della discografia odierna. |
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Voto: 6 |
Casa Discografica: Stickman Rec |
Sito Internet: www.isolationyears.com |
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Antonio Casillo |
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26/05/2005 |
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TRACKLIST |
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01. Dyslexic
02. Nurse Hands
03. Look What I've Done
04. I Want To Grow
05. Michael (If You Cannot Row)
06. Yellow Cross On Blue
07. Seasick
08. Leaning
09. You've Got Me Talking
10. Moses
11. Sightseeing Boat
12. Cover The Distance
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DISCOGRAFIA |
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2001 Inland Traveller 2003 It’s Golden 2005 Cover The Distance |
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