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ALBERTO MOTTA & CLAUDIO SALA |
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AL LORO INGRESSO NELLA HALL, CON TUTTE LE BUCHE |
Quanto è bello stare a casa, magari d'inverno, quando fuori fa freddo, consumando alcool e tabacco in compagnia. Già, quanto? Poiché non fumo e sono pure astemia, sarei la persona meno indicata a dirlo, eppure questo quarto disco dei giovani lombardi Motta e Sala mi sembra incarnare perfettamente l'amore per la vita casalinga, unita a una discreta dose di scazzo.
Dico "casalinga" (e non "domestica", ad esempio) perché ci sento dentro tanto Bugo (più a livello musicale che lirico, devo riconoscere con un po' di rammarico), e dico "scazzo" perché il primo ascolto dell'album mi ha riportato alla memoria il Beck più "slacker", quello di Mellow Gold. Per andare su paragoni ancora più illustri, si potrebbe tirare in ballo il pop dei Beatles, oppure il chitarrismo folk-blues in stile Tom Waits.
Eppure il disco non si esaurisce nella fissazione di questi quattro paletti musicali, che comunque aiutano a definire la cornice dell'album. "Al Loro Ingresso Nella Hall, con Tutte le Buche" guarda il mondo attraverso la lente di un lutto familiare (il suicidio di Andrea, fratello di Alberto Motta). Da questo punto di vista il brano più significativo è "Decàde", che chiude l'album con tinte dolorose e psichedeliche: Alberto torna alla musica (e alla vita) dopo la morte di Andrea, senza averlo più al suo fianco.
Meno intimisti, ma altrettanto personali, gli altri pezzi in scaletta: in "Ellamay" la leggerezza pop anni '60 accompagna le vicende (tutt'altro che spensierate) di un'amica che ha avuto qualche problema con la droga. "Giò riff" è un blues scanzonato e autoreferenziale, mentre più seria e cantautorale è "Tra Francesco e Dio", dedicata al Santo d'Assisi. Irresistibile lo humor nero di "Scarafaggi", con il suo organo, una chitarra fuzz e una voce sempre sull'orlo di una stonatura che non arriva mai.
Ecco il segreto del disco: il suo essere in bilico tra sentieri già battuti e altri nuovi, dissonanti e armoniosi, spigolosi e quadrati, ironici e severi. Serve ben più di un ascolto a cogliere la ricchezza di un album apparentemente semplice e improvvisato come questo. |
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Voto: 9 |
Casa Discografica: Great Machine Pistola |
Sito Internet: shinseiki.it |
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Claudia Benetello |
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25/05/2005 |
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TRACKLIST |
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01 Battuta di Pesca
02 Ellamay
03 Scarafaggi
04 Gio’ Riff
05 Oggi il Pavimento Sembra un Muro
06 Tra Francesco e Dio
07 Se Tu Sei Me
08 Decàde |
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DISCOGRAFIA |
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2003 Musica da casa
2004 Educazione all’immagine
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