Continuiamo il viaggio di NwGroove tra i talenti della musica soul più underground. E’ il turno di Alyson Williams, nome non nuovo ai più attenti appassionati di musica black.
Facendo un passo indietro troviamo infatti la vocalist newyorkese nel gruppo “High Fashion”, meteora dance che nel 1982 con “Feelin Lucky Lately” (produzione italianissima Malavasi-Romani), raggiunse un discreto successo rimanendo diverse settimane in classifica. Il vero successo per Alyson arrivò però nel 1989 con “Raw”, primo album solista (è stata la prima artista R&B a firmare per la Def Jam Records), e con “Sleep Talk” e “Just call my name” (nella Billboard chart per oltre 60 settimane), dimostrò un’ottima versatilità tra il new jack swing tipico di quel periodo e le ballate soul.
Il secondo album del 1991 su Columbia non ottenne lo stesso riscontro cosicchè Alyson negli anni successivi ha preferito dedicarsi al teatro, partecipando a numerosi musical a Broadway, ed alla televisione, collaborando al progetto di BET (Black Entertainment Television). L’incontro con il pianista jazz Marcus Johnson è stato per lei molto importante. Alyson ha collaborato ai suoi ultimi tre album, e con la sua etichetta, la Three Keys Music, nel 2004 è tornata ad incidere un album proprio, “It’s about time”.
Oltre lei, che ha scritto cinque brani, hanno partecipato Nate Smith (Michael Jackson, Supafriendz, The Artistics), Colin Morrison (Chante Moore, The Temptations) e Gerald McCauley (George Benson, Bobby Lyle), mentre il cantante soul Tony Terry appare in un paio di duetti. Questo nuovo album racconta una storia d’amore in tutte le sue fasi, accompagnata da sonorità jazz e R&B, ed Alyson Williams grazie anche ad un background vicino ai principali artisti della scena black di fine anni settanta, dimostra di avere delle qualità non facilmente ritrovabili nel panorama R&B contemporaneo.
L’album in Uk è stato licenziato dalla Expansion Records.
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