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ALEC EMPIRE |
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FUTURIST |
Il sogno proibito di Alec Empire è quello di far parte dei Sex Pistols. Ma poiché la band agiva trent’anni fa, il proprio terrorismo sonoro il musicista berlinese lo mette assieme con i mezzi che la moderna tecnologia elettronica gli consente. Attivo per oltre un decennio con l’oggetto di culto Teenage Atari Riot, sperimentalisti sonori sul confine del caos, anche nella nuova avventura solista Alec assembla gli strumenti e li filtra come se fossero soundtrack per un videogame sparatutto, macellando oltre quaranta minuti di una ferocia digitale che lo rende una specie di Attila techno-hardcore che passa senza pietà sulle macerie dell’umanità. Perché la musica di Empire è praticamente punk rock’n’roll. Ma di quello che potreste sentire in uscita da una radiolina sintonizzata sulla stazione più cool del 2100 Dopo Cristo. Rumoroso e distorto, l’assalto post-atomico del singer/polistrumentista esce fuori come una versione nervosa dei Nine Inch Nails, formazione alla quale Alec anche in passato è stato ripetutamente avvicinato, fra visioni da delirio dittatoriale e potenza-martello che si abbatte come macellazione sulle orecchie di chi ascolta. Nascono così il sogno deviato di “Overdose”, un vero massacro di ritmo e strumenti risucchiati da un imbuto, e le esplosioni di perverso rock’n’roll di “Gotta Get Out”, “Hunt You Down” o “Night Of Violence” urlate fuori fino a farsi uscire le tonsille, sottoposte ad una distorsione cacofonica che imperversa, taglia e stravolge, deformandole definitivamente, le dodici tracce del disco. Sì, perché quello che altri ‘artisti’ tenderebbero a pulire e a consegnare ai posteri lindo e ben confezionato, Alec invece lo spinge all’estremo. Manipola tutti i tasti che ha sul mixer e ci impacchetta un suono che vibra come lametta che scivola sadicamente sulla pelle. A scatenare con questo la violenza di un sound che sembra davvero uscire fuori dalla mente di un maniaco che non si vuole fermare, e che fotografa Empire ancora una volta come terrorista di suono lanciato verso piste digitali futuriste, come si ripromette anche il titolo dell’album. Un lavoro per niente semplice, parla all’ascoltatore mediante scariche di nervosismo e vetriolo. Ma alla fine del suo minutaggio, quello che proprio non può fare è lasciare indifferenti, con quella sua ritmica da Prodigy mutanti, quel feeling schizoide di cinismo cronico e di rabbia che niente potrà placare. Ed Alec lì in mezzo, che come messia nel deserto, profana ogni tabù e scaglia come pazzo i suoi proclami verso il cielo. |
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Voto: 7 |
Casa Discografica: Digital Hardcore/Promorama-Wide |
Sito Internet: www.digitalhardcore.com |
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Fabrizio Massignani |
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06/04/2005 |
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TRACKLIST |
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01. Kiss Of Death
02. Night Of Violence
03. Overdose
04. Gotta Get Out
05. Point Of No Return
06. Vertigo
07. Make Em Bleed
08. Hunt You Down
09. Uproar
10. In Disguise
11. Terror Alert: High
12. XXV3
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DISCOGRAFIA |
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1994 Limited Edition 1990-4 1995 Generation Star Wars 1995 Low On Ice 1996 Les Etoiles Des Filles Mortes 1996 Hypermodern Jazz 2000.5 (il titolo è questo, numeri compresi) 1997 Geist Of 1997 Squeeze The Trigger 1998 Curse Of the Golden Vampire 1999 Miss Black America 1999 Alec Empire Vs. Elvis Presley 2001 Shards Of Pol-Pottery 2001 Intelligence And Sacrifice 2003 Playback Device Confucion (confucion con la C) 2003 Cd2 Live Session In London 2005 Futurist |
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