Metà inglesi e metà italiani, da Torino ma l’etichetta però è inglese … mah? Non ho ancora ben capito...
Il suono è quello lì, quegli arrangiamenti armonici e puliti alla british, con quell’altalena di intensità che è sempre in grado di coinvolgere l’ascoltatore, o almeno nei casi “riusciti” come questo.
Il suono corposo e rockeggiante, si sposa con una voce un po’ southern rock americano, bella ruvida e profonda, più calda rispetto agli inglesi. I primi tre pezzi infatti scorrono densi, sono delle ballad avvolgenti, con questo bel vocione che trasmette cuore, la quarta rimane invece un po’ più sospesa, meno incisiva, nel suo arrangiamento scarno.
Non aggiungeranno niente di nuovo al panorama musicale, ma gli Afterglow ci dimostrano con questo EP una buona capacità compositiva, un suono definito ed espressivo, comunicante.
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