Jean-Michel Jarre non è un artista come tutti gli altri. Negli ultimi 40 anni ha composto, inciso e prodotto musica immortale che ha ispirato e conquistato gli ascoltatori di tutto il mondo. Tutto ha avuto inizio quattro decenni fa con la pubblicazione in Francia di Oxygène, straordinario album di esordio che ha lanciato la carriera di Jarre. Con l’uscita del disco a livello internazionale nel 1977, Oxygène ha raggiunto il traguardo del multiplatino e non solo ha contribuito all’affermazione della musica elettronica, ma continua ad essere attuale ancora oggi.
Ora, a 40 anni di distanza dall’enorme successo di Oxygène in tutto il mondo e a 20 anni dall’uscita del secondo volume, intitolato Oxygène 7-13, Jean-Michel Jarre completa la trilogia con Oxygène 3, contenente nuove composizioni che, per coerenza, si intitolano parts 14-20. A ispirare questi nuovi brani non è tanto il desiderio di tornare indietro nel tempo, quanto piuttosto la voglia di aggiungere un tocco di contemporaneità a quel disco leggendario. Riprendendo l’ambiente di Oxygène con il suo linguaggio musicale cupo e a tratti piuttosto allegro, in Oxygène 3 Jarre cita composizioni tratte da tutto il suo repertorio. Un’opera all’avanguardia, dalla produzione musicale classica e al contempo moderna.
“Non amo molto gli anniversari... Ma due anni fa, mentre registravo Electronica, ho scritto un brano (oggi ‘Oxygène 19’) che mi ha fatto pensare a cosa sarebbe Oxygène se lo scrivessi oggi. Così mi sono dato il 40° anniversario del mio album di esordio come termine entro il quale provare a comporre questo nuovo capitolo in sole sei settimane (proprio come avevo fatto con il primo disco), probabilmente per evitare di pensarci troppo, di riflettere troppo sulle idee, e anche per registrare tutto in un’unica session.
L’idea non era quella di copiare il primo album, quanto piuttosto di continuare a condurre gli ascoltatori in un viaggio dall’inizio alla fine del disco attraverso diversi capitoli interconnessi.
Ciò che all’epoca rese il primo Oxygène così particolare era probabilmente l’aspetto minimalista e la quasi totale assenza di batteria. Ho voluto mantenere questo approccio, creando il groove perlopiù con sequenze e la struttura delle melodie.
Quando realizzai il primo Oxygène all’epoca del vinile, avevo in mente una struttura divisa in due parti, il lato A e il lato B dell’album. Stavolta mi sono divertito a fare altrettanto: un lato più cupo e un lato più allegro. Per cui, a ben pensare, Oxygène 3 ha effettivamente due lati...
Il primo Oxygène l’ho fatto con un registratore a 8 tracce e pochissimi strumenti. Essere minimalista era una scelta obbligata. Lo stesso approccio minimalista che ho utilizzato per Oxygène: alcuni momenti del disco sono costruiti intorno a uno o due elementi, proprio come nel primo volume.”
In linea con la saga di Oxygène, il nuovo album esplora ulteriormente l’ambivalenza tra lo spazio cosmico e il nostro spazio vitale. Per questo motivo la copertina del disco riveste particolare importanza. Reinterpretando l’artwork che Michel Granger aveva curato per il primo album, per Oxygène 3 Jean-Michel Jarre ha fatto realizzare un modello in 3D del famoso teschio.
“40 anni fa scoprii l’universo visivo di Michel Granger e capii subito che si sposava bene con la musica che stavo componendo. Da allora la copertina del disco è diventata famosa: una sorta di monito ecologico, cupo e surreale, in grado di evocare lo spazio cosmico e il nostro spazio vitale. Per me questa immagine è ormai un tutt’uno con la musica. Volevo che il visual di Oxygène 3 mantenesse lo stesso concept e quindi ho voluto rivisitare l’artwork originario di Michel Granger semplicemente guardando l’immagine da un’altra angolazione, che poi è esattamente l’approccio che ho utilizzato per creare questo nuovo capitolo della mia musica. Ho quindi chiesto a Michel di realizzare un modello 3D della sua creazione per cambiare l’angolo della visuale, e lui ha gentilmente accettato.” JMJ
Dopo il grande successo degli album Electronica Volume 1 & 2, che hanno visto Jarre collaborare con 30 artisti tra i più innovativi e geniali del panorama musicale, arriva Oxygène 3 a chiudere il cerchio. Durante la realizzazione di Electronica, i collaboratori di Jarre gli hanno ricordato quanto lui li abbia influenzati, e alcuni di loro sono arrivati ad affermare che non si sarebbero mai appassionati alla musica elettronica se non fosse stato per Oxygène.
Con oltre 80 milioni di dischi venduti e dopo aver allestito spettacolari eventi live che con i loro record hanno fatto la storia della musica, Jean-Michel Jarre sta per intraprendere l’attesissimo Electronica Tour, che debutterà il 4 ottobre alla Motorpoint Arena di Cardiff e toccherà i più grandi palazzetti d’Europa; la prima parte della tournée si concluderà il 12 dicembre all’Accorhotels Arena di Parigi. Nel corso dei concerti non mancheranno alcuni assaggi di Oxygène 3, promette Jarre.
Oxygène 3 sarà disponibile su CD, vinile e Ultimate OXYGENE Trilogy Box Set, contenente tutti e tre gli album Oxygène su CD e vinile più libro illustrato con foto rare e commenti sulla genesi di Oxygène.
(cs)
09 Novembre 2016 |