Gianluca Grignani festeggia i suoi 20 anni di carriera con un nuovo progetto discografico, dal titolo “Una strada in mezzo al cielo” (Sony Music Italy), in uscita venerdì 6 maggio.

Un album speciale che contiene l’omonimo inedito e quasi tutte le canzoni dei suoi primi due dischi, "Destinazione Paradiso" e "La Fabbrica di Plastica", completamente re-arrangiate, prodotte tra l´Italia e l´Inghilterra, alcune delle quali cantate in duetto con celebri colleghi come Elisa, Carmen Consoli, Ligabue, Annalisa, Briga, Luca Carboni, Fabrizio Moro, Max Pezzali e Federico Zampaglione. 

Il cantautore milanese ha presentato il nuovo lavoro alla stampa con grande entusiasmo, raccontando come si vede oggi, a venti anni di distanza dal debutto nella musica italiana con "Destinazione Paradiso", l´album che vendette in un solo anno oltre due milioni di copie nel mondo e lo fece diventare un idolo anche in Sudamerica: "Sono il Rock 2.0: sono l´uomo e l´artista, oggi i due aspetti in me sono inscindibili.

Ci sono voluti 20 anni per capire chi sono realmente. All’inizio della mia carriera le case discografiche volevano un Grignani patinato, diverso, cercavano di darmi un’immagine che non mi apparteneva. Oggi sono consapevole di essere un artista e ho la maturità per non fare danni. Non sono una rockstar né uno showman. Sono quel ragazzo che è salito sul palco del Festival di Sanremo per cantare Destinazione Paradiso e che mentre scendeva le scale dell’Ariston si è reso conto che le rockstar non esistono. Voglio soltanto fare la mia musica, comunicare quello che sento, senza compromessi. Un amico, di cui non rivelo il nome, un giorno mi ha detto: “Sei il numero uno, ma sei ingestibile”. Questa frase mi ha fatto soffrire molto. Mi ritengo un professionista preparato, un perfezionista nel mio mestiere. So di essere un cantante umorale, di avere un atteggiamento battistiano. Però sono me stesso, sono così, nel bene e nel male”.

La storia musicale di Grignani è la sua vita, cosi come il suo quotidiano è racchiuso nelle canzoni che scrive. A volte torna la leggenda del ribelle, che appartiene ormai all´iconografia classica dell´artista dai soli eccessi. Oggi Gianluca è un uomo realizzato, con una moglie e quattro figli, ma ha anche un nuovo staff che lo supporta nel suo percorso artistico: “La cosa che in questi ultimi anni mi ha fatto soffrire di più è stata vedere una persona che reputavo amica voltarmi la faccia, fare di tutto per ostacolarmi e rovinarmi la vita. Da qualche mese, per fortuna, mi sono liberato del mio vecchio staff e ora ne ho uno nuovo, che mi ha dato anche la possibilità di salire sul palco del concerto del Primo Maggio e dire finalmente ciò che penso, senza censure”.

Nel disco “Una strada in mezzo al cielo” ci sono dei bellissimi duetti con alcuni prestigiosi nomi della musica italiana: “Da Luciano Ligabue ho imparato tanto negli ultimi tempi, ad esempio cos’è il metodo, ma anche a lavorare con precisione e organizzazione. E’ una persona molto disponibile. Luciano canta solo una strofa di “La Fabbrica di plastica”, quella più adatta alle sue corde. “Destinazione Paradiso”, a detta di molti, è una canzone che, nel panorama della musica italiana, ha lasciato il segno e sono onorato che proprio Elisa l’abbia cantata con me. Ne “L’allucinazione” duetto con Carmen Consoli, tra di noi c’è feeling e lei ha reso questo brano ancor più sensuale. Annalisa invece è una cantante con un presente importante ed un futuro sicuramente radioso, mi onora il fatto che abbia cantato la mia canzone più famosa nel mondo, "La mia storia tra le dita". Briga ha una capacità di scrittura dei testi fuori dal comune, a lui mi lega una profonda amicizia, per me è come se fosse un fratello minore, per questo gli voglio bene e ho voluto che cantasse con me “Rok star”. Luca Carboni lo conosco più per la sua musica che personalmente, ho iniziato a cantare con le sue canzoni perché si avvicinavano al mio timbro vocale. Trovo che la sua interpretazione di “Falco a metà” sia eccezionale, ha reso il brano ancor più magico e ci ha messo un pathos che forse io non ho mai avuto. Fabrizio Moro è un cantautore di spessore, che con la sua voce particolare ha dato una marcia in più al pezzo “Più famoso di Gesù”. Max Pezzali è un mio grande amico e lo ringrazio per aver messo la voce su “Primo treno per Marte”, uno dei miei brani preferiti. "Galassia di melassa" infine ho voluto cantarla in amicizia con Federico Zampaglione, per la stima che ho per lui e per la sua musica cantautorale che da sempre esprime”.

Gianluca Grignani terrà due grandi live, il 1° dicembre all’Alcatraz di Milano e il 3 dicembre all’Atlantico di Roma  Le prevendite dei biglietti si apriranno su Ticketone il 9 maggio (organizzazione a cura della “Ventidieci”): “Sarò accompagnato sul palco dalla band, con musicisti di livello internazionale. Non mancheranno gli ospiti che duetteranno con me. Non voglio fare il fenomeno ma stare a contatto con il pubblico e far conoscere la mia parte più umana. Voglio vedere cosa succede”.

L´album sarà presentato anche attraverso un instore tour: tra i primi appuntamenti l’8 maggio, a Milano (Mondadori Megastore, piazza Duomo); il 14 maggio, a Napoli (Mondadori Bookstore c/o C.C. Vulcano Buono); il 21 maggio, a Torino (Mondadori Megastore); il 22 maggio, a Roma (Mondadori Bookstore c/o C.C. Roma Est)

Testo di Francesca Monti

05 Maggio 2016