Il Pagante , dopo il successo di quest’estate con Vamonos, torna con un altro singolo “la Shampista” (già in top 10 su iTunes) con un richiamo ai riferimenti agli anni 90 che vengono rievocati a partire da una figura importante della music pop, Max Pezzali , special guest del relativo video che in poche ora ha ottenuto 100 mila visualizzazioni :



Il Pagante, tra i  gruppi musicali più in voga in Italia, un fenomeno sociale e una realtà in grado di riprodurre in musica le abitudini, i costumi, gli interessi e le utopie di tutti i giovani, si cimenta con “la Shampista” , una versione aggiornata di “La Regina del Celebrità”  che ripercorre gli anni ‘90 e arriva fino ai giorni nostri tramite la musica, portando a galla frammenti di un vissuto che i più giovani oggi forse non conoscono, ma che a breve riconosceranno. C’è un filo conduttore tra quegli anni e i giorni nostri: su quello stesso palco dove Max Pezzali ha cantato la Regina del Celebrità oggi Il Pagante canta “Pettinero lo shampo col dompero”.

Se Max Pezzali ragazzino salisse sulla macchina del tempo, al Celebrità troverebbe oggi “la regina di Instagram” e i giovani ragazzi del Pagante che con leggera ironia ne cantano il ritratto, rievocando situazioni, atmosfere, e descrivendo quella voglia di leggerezza che ha nelle vene la generazione “millennials” il sabato sera. Il significato di un incontro del genere sta proprio qui: la regina del Celebrità e la regina di Instagram sono la stessa cosa, sono la stessa ragazza che fa sognare, colei che pur venendo da mondi diversi e lontani riesce a emozionare in quanto icona di una bellezza irraggiungibile.

Quello che Il Pagante con il suo linguaggio fa è prendere questo mito e sdrammatizzarlo, rendendolo leggero e adattandolo al contesto odierno.

È passato tanto tempo dagli “esagerati” anni ’90, ma i giovani sono ancora qui, a “sbattersi”, come cantava Max in “Rotta per casa di Dio” o in “Cumuli”. I ragazzi di oggi, Il Pagante docet, dicono “sono in sbatti”, ma il significato rimane lo stesso. Quello che accomuna Il Pagante e Max Pezzali è il senso di smarrimento nei confronti del mondo, da cui lo sbattere in faccia a tutti quello che sono e fanno i giovani di oggi. Gli 883 hanno dato certezze a un’intera generazione, raccontandola con un linguaggio che solo la strada poteva insegnare. Era il concetto di “compagnia” che si esprimeva al massimo con le adunate di motorini e il sentimento comune dell’esserci per l’altro, qualunque fosse il problema. È questo forse ciò che più ci manca oggi: quando si cantano le canzoni del Pagante, si raccontano le parole di una generazione veloce, quella dei social, una generazione sempre più liquida e frammentata che di fronte al bombardamento mediatico dei social media non riesce a trovare tempo per pensare e per riflettere sul significato del passato. Ed è proprio il passato più vicino ad essere rielaborato e riproposto in rinnovate forme nella nuova canzone de Il Pagante.

(cs)
22 Febbraio 2016