Hairless Toys, il suo primo album dopo 8 anni, è espressione di una lunga carriera.
Il disco si rifà alla dark disco della musica house europea, alla Casablanca Records e a Grace Jones, prendendo spunto anche dallo spirito libero del jazz, del country e del gospel.
La sontuosa e ricercata produzione di Eddie Stevens, collega di lunga data, è ricca di pezzi innovativi e a volte improbabili idee che si possono trovare e riassumere chiaramente nel brano di apertura “Gone Fishing”. Una canzone ispirata dal film documentario “Paris Is Burning”, dove l’immaginazione e la celebrazione (o forse il divertimento) sono una via di fuga dalla brutta realtà che ci circonda, un posto dove “la pratica della realtà risulta surreale“
Roisin ci spiega: “questa canzone è stata scritta dopo aver visto il film Paris Is Burning e dopo aver letto un articolo relativo alle origini della musica house nella cultura gay e nera. Fui molto scossa da questo film. “I had to run this far from home” si riferisce agli emarginati che non troveranno mai posto nella società ma anche alla loro capacità di creare un luogo sicuro. In questo caso si riferisce alla scena drag “Ball” di New York negli anni 80. "Will we live on? The children of LaBeija" fa riferimento alla casa di Pepper LaBeija che fu una delle figure di punta della scena, la quale fu anche omaggiata in una canzone di Malcolm McLaren con lo stesso tema “Deep In Vogue”.
Questa cultura fu una reazione alla persecuzione. L’immaginazione e il coraggio di questi ragazzi erano semplicemente maestose. Ho pensato a Gone Fishing come a una versione da musical di Broadway di questa storia. La realizzazione del proprio mondo, un mondo sicuro, privato e la creazione di una nuova famiglia attraverso la musica e la cultura giovanile è un tema che percorre l’intero album.
Hairless Toys - Tracklisting:
Gone Fishing
Evil Eyes
Exploitation
Uninvited Guest
Exile
House Of Glass
Hairless Toys (Gotta Hurt)
Unputdownable
L’origine di Hairless Toys sta tutta nell’EP Mi Senti. Una pubblicazione per la maggior parte di cover, tutte cantate in italiano, che vede la collaborazione tra Roisin, il suo partner Sebastiano Properzi ed Eddie Stevens. Questa “disco per adulti”, che unisce Edith Piaf allo Studio 54, ci ha ricordato quello spirito creativo e quella voce che sono inconfondibilmente sue.
La registrazione di Mi Senti ha dimostrato che era il momento giusto per un album con Eddie Stevens nelle vesti di produttore. Stevens è stato il Direttore Musicale di tutti i live di Roisin dal 1997 e la stessa Roisin attribuisce a lui il merito del suo risveglio “è Eddie che mi ha fatto capire che questo è il mio compito . Mi ha fatto capire chi ero e cosa stavo facendo sul palco, e questa strana ma perfetta interazione mi ha fatto diventare una live performer a tutti gli effetti.”
I due si sono rinchiusi per cinque settimane nello studio di Eddie. Ne sono uscite 30 canzoni otto delle quali sono state selezionate per Hairless Toys. Cinque settimane di intenso lavoro anche liberatorio descrivibile come una routine: ragionamento / scrittura / canto / pausa / ragionamento / scrittura / canto per ore e ore. Eddie ha aggiunto le sezioni di synth, alcune percussioni, un pizzico di chitarra e un po di editing immediato e così è nato tutto.
Secondo Roisin la scelta di quali canzone includere è stata piuttosto lineare. “Scegliere solo otto canzoni dall’immensa quantità di cose scritte nell’ultimo anno ha richiesto qualche taglio vigoroso. Il disco avrebbe potuto essere molto piu lungo ma questa mi è sembrata semplicemente la combinazione ideale e infatti tutto è andato al proprio posto con molta facilità rispetto a qualsiasi altro album abbia mai fatto”
Comincia con Gone Fishign che suona come le campane di una boa dominata dalle onde, tutto appeso ad un un´ottava di due note. Il testo scritto dopo aver visto “Paris Is Burning” di Jennie Livingston è uno studio sulle razze, classi sociali, generi e sessualità americane.
Altrove Evil Eyes, Exploitation e House of Glass ricordano le sonorità tipiche di tutti gli album di Roisin, mentre Exile and Unputdownable nascondono un’anima di country e soul.
Hairless Toys abbraccia una vasta gamma di generi sempre in modo coinvolgente ed emozionante. L’eccezionale ritorno di un’ artista straordinaria.
(cs)
17 Febbraio 2015 |