A come Arisa: l’aria libertina di Sanremo le fa bene rendendola spensierata e un po’ spanata, anche spiantata ma sarebbe una S più che una A;
B come Carolina Bubbico e Alex Britti: la prima eletta dai colleghi come la direttrice sexy del festival (anche perché contro Vessicchio vince per beltà a mani basse). Britti, a detta delle colleghe, uno della cupola DILF che invecchia bene tra occhiaie, colorito alla Conti (lampade UVA addicted, ndr);
C come Carlo Conti e Giovanni Caccamo: il primo l’audience dollar boy, show man di professione, hastag di lavoro in un festival social e televisivo. Il secondo, pallone d’oro nella categoria Nuove Proposte, Premio della Critica e Premio Lucio Dalla;
D come Direttore Leone: ha capito tutto.
E come Emma: spontanea e superiore alle critiche gratuite. Si veste di sorrisi e indossa un nuovo ruolo;
F come Lorenzo Fragola e Fedez: l’acqua santa il primo e il diavoletto il secondo. Ma anche l’Allievo e il Maestro.
G come Gianluca Grignani e gente: il primo assediato dal secondo sostantivo;
H come hotel esauriti e presi di mira: ore sotto acqua e di attesa con piedi dolenti non stoppano ragazzine e over-girl, selfie addicted;
I come Irene Grandi: nuovo festival, nuova veste;
J come Dear Jack: la band che non si definisce boyband malgrado i selfie in bagno, addominale in primo piano;
K come kuTso: in realtà si leggerebbe come organo genitale maschile. Rivelazione dell’anno, scanzonati e irriverenti;
L come Luca Dondoni: capro espiatorio della cupola di quotidiani e la roof attitude.
M come Moreno, Marco Masini e Malika (vedi anche aYane): Moreno, il ghetto boy che si ripulisce con smoking glitterato, baffetto furbo e sguardo malandrino. Masini, nuova proposta nella categoria tamarro dal sex appeal. Malika: quando la classe non è acqua;
N come Nek e Nesli. Tamarreide a confronto. Il Primo eletto a sex symbol del festival, il secondo a trash adesivi;
O come Oriana Fallaci alias Vittoria Puccini: vedi alla pagina 777 di televideo;
P come Platinette e Grazia Di Michele: testo laico, mai banale per un argomento ostico. Bravi!
Q come "Qual è il tuo brano di Sanremo?": è stata la domanda fatta da Conti a tutti gli ospiti;
R come Rocio e Virginia Raffaele: l’unica comica che ha fatto ridere la seconda. Per la prima non ditele che è una valletta causa boyfriend (Raul Bova, ndr), rischiate testate di parole.
S come Straordinario di Chiara: esibizione con laude per un’artista in cerca di podio e del giusto posto nel mondo discografico;
T come Tiziano Ferro: voto 10 cum laude;
U come Uva del vino di Al Bano (e Romina);
V come Il Volo: “Non siete ospiti, siete in gara” (cit. Carlo Conti);
W come Conchita Wurst e Will Smith: la prima ci mette la faccia (in tutti i sensi) ed è davvero Libera. Il secondo non ha bisogno di descrizione;
Z come Nina Zilli per un videoclip anti-bigotti (Keep your mind open, please!).
Elena Rebecca Odelli & Matteo D´Amico |