La serata delle Cover, con un’Arisa zoppicante (si è fatta male al ginocchio) è iniziata con le due sfide fra 4 Nuove Proposte: Giovanni Caccamo ha prevalso su Serena Brancale (62% a 38), Amara su Rakele (58 a 42).
Nella gara a sé stante delle cover, invece, trionfa Nek con la cover rock di Se telefonando di Mina contro i finalisti degli altri 4 blocchi in cui erano divisi: secondi Il Volo, terzo Marco Masini, quarto Moreno, quinti i Dear Jack.
Il premio è un fiore nuovo creato appositamente (chiamato, appunto, Cover).
A seguire l’elenco dei blocchi con l’ordine di esecuzione e i rispettivi vincitori.
Primo blocco:
RAF – Rose rosse – Massimo Ranieri
IRENE GRANDI – Se perdo te – Patty Pravo
MORENO – Una carezza in un pugno – Adriano Celentano
ANNA TATANGELO – Dio come ti amo – Modugno / Cinquetti
Ha vinto Moreno.
Secondo blocco:
BIGGIO E MANDELLI - E la vita è la vita – Cochi e Renato
CHIARA - Il volto della vita – Caterina Caselli
NESLI – Mare mare – Luca Carboni
NEK – Se telefonando – Mina
Ha vinto Nek
Terzo blocco:
DEAR JACK – Io che amo solo te – Sergio Endrigo
GRAZIA DI MICHELE E MAURO CORUZZI – Alghero – Giuni Russo
BIANCA ATZEI – Ciao amore ciao – Luigi Tenco
ALEX BRITTI – Io mi fermo qui – Dik Dik / Donatello
Vincono i Dear Jack
Quarto blocco:
LORENZO FRAGOLA – Una città per cantare – Ron
IL VOLO – Ancora – Eduardo de Crescenzo
ANNALISA - Ti sento – Matia Bazar
LARA FABIAN – Sto male – Ornella Vanoni
Vincono il “girone della morte” Il Volo.
Quinto blocco:
GIANLUCA GRIGNANI - Vedrai vedrai – Luigi Tenco
NINA ZILLI – Se bruciasse la città – Massimo Ranieri
MALIKA AYANE - Vivere – Vasco Rossi
MARCO MASINI - Sarà per te – Francesco Nuti
Ha vinto Marco Masini.
Il meccanismo di voto è stato il medesimo delle precedenti serate: televoto e sala stampa (50 e 50%).
Gli ospiti che si sono avvicendati sono stati l’astronauta Samantha Cristoforetti in collegamento spaziale (la sua canzone festivaliera preferita è Luce di Elisa), Luca e Paolo (l’unica parentesi comica finora di questo Festival davvero divertente), Massimo Ferrero, Presidente della Sampdoria,
gli Spandau Ballet (medley di True, Gold e Through the barricades), Vittoria Puccini (che sarà Oriana Fallaci nella fiction in onda lunedì 16 e martedì 17) e i Saint Motel con l’irresistibile My type e la nuova Cold cold man.
L’inizio è stato affidato a Federico Paciotti (ex Gazosa), chitarrista e tenore fenomenale, in un mix affascinante e difficilmente collocabile (tornato sul palco anche alla fine dei blocchi cover).
La serata, pur con ritmo e brio, è terminata poco oltre l’1 di notte.
A seguire le pagelle sulle cover di Elena Rebecca Odelli.
Raf “Rose rosse”. Voto 2.
Bossanova che distrugge la dolcezza di un brano che tutti almeno una volta hanno cantato. Niente rose rosse per me questa sera.Please.
Irene Grandi “ Se perdo te”. Voto 8.
Ecco Irene insegna cosa vuol dire affrontare un brano dell’indimenticabile brano portato in auge in Italia da Patty Pravo e rimodernizzarlo con rispetto, grinta, delicatezza e autenticità.
Moreno: “Una carezza in un pugno”. Voto 8.
Reggae sorridente, sarà lo smoking, lo sguardo furbino, il freestyle improvvisato che mostra maestria nelle rime veloci, ma questa versione piace.
Anna: “Dio come ti amo”. Voto 5.
Melodicamente partenopea l’arrangiamento che non regge l’intensità di un brano complesso e strutturato. Anna dalle dote vocali note, riesce a valorizzare il suo strumento in questa veste, meno muchacha sexy e più classe. Piace lei, l’impasto sonoro NC.
Biggio e Mandelli “E la vita, la vita”. Voto 5.
Scelta scontata ancora prima della nomina. Credibili entrano in un genere non propriamente loro. Avrei preferito vederli in una veste differente, mettersi alla prova con un brano di impostazione differente. Intrattenimento e cantato senza mai eccedere.
Chiara “Il volto della vita” Voto 8.
Completamente a fuoco, nel brano. Arrangiamento che convince nel crescendo. Performance ineccepibile. Chiara si mostra sciolta mette in luce tutte le sue doti vocali, interpretative. Brava.
Nesli “Mare mare”. Voto 4.
Cerca di salvarsi mettendoci il fraseggio di La fine, ma neanche il brano che più mi ha investito umore e pelle, può salvare un brano da ottimo arrangiamento e impianto vocale calante. Forse a Francesco andrebbe ricordato di quanto bene sa rappare e ancora poco cantare.
Nek “Se telefonando” Voto 6.
Nekizzare il brano portato in auge Mina? Possibile. Magia buttata come l’ultima scatola di cera, arrangiamento arioso per carità, ma quello contro ui sbatti in soldoni è il solito brano di Filippo Neviani. Trash moment sul “finito” finale.
Dear Jack “Io che amo solo te”.Voto 4.
La versione tamarra di Endrigo, già nota ai fan che hanno seguito il programma da cui arrivano. Il brano perde la delicatezza propria di Sergio, l’impronta, l’intenzione. Non ci siamo proprio ragazzi. Il suono Dear Jack sta come il sale nel caffè…L’effetto lo conoscete no?
Grazia Di Michele & Platinette “Alghero”. Voto 8.
Si divertono e divertono recuperando la leggerezza insita nel brano. Platinette e Grazie piacciono in questa versione ariosa e sorridente.
Bianca Atzei “Ciao Amore ciao”. Voto 3/4.
Parliamoci chiaro dopo Mengoni sentire questa versione stride. Tenco non si urla, Tenco si canta con cuore e attenzione, Tenco si e ci emoziona. Prova karaoke più che esibizione cover.
Alex Britti “Io mi fermo qui”. Voto 7.
Credibile, ascoltabile. Il Britti Blues rock n’roll che ci piace, chitarra tra le mani e voce centrata nel pathos di un brano che incalza. Bravo.
Fragola “Una città per cantare” Voto 8.
Convince. Finalmente il Fragolino d’Italia molla i freni inibitori e viaggia, forse aiutato dalla chitarra di Linus. Il brano e l’esecuzione convincono.
Il Volo “Ancora” Voto 7.
Ecco la dimensione della terna tenorile. Lasciamoli nell’atmosfera made 81. Spingono un’ esecuzione classica per un gruppo di vecchi giovani.
Annalisa “Ti Sento”. Voto 8.
Torniamo indietro nel tempo e Annalisa le cover le sa fare, lasciamogliele fare. A fuoco, arrangiamento simile all’originale dei Mattia Bazar. Nuova leader del gruppo? Perché no.
Laura Fabian “Sto male”. Voto 5.
La lingua la penalizza sicuramente, ma comprendere almeno il testo che fu della Vanoni non sarebbe male. La voce ce l’ha onde evitare dissing, ma qui si parla di altro. Solo a pochi accessibile il significato.
Gianluca Grignani “Vedrai vedrai” Voto 8.
Diritto, conciso, preciso. Quando il mixer apre Gianluca c’è.
Nina Zilli “Se bruciasse la città”. Voto 6.
No si discosta molto da un arrangiamento che ammicca allo stile made 60. Vorremmo vederla più audace nell’osare arrangiamenti differenti.
Malika Ayane “Vivere” . Voto 10.
Calda e speziata aggiunge a un testo intesto tribolato e malinconico, la femminile intensità, mentre si vibra sotto pelle. Vasco non si tocca, Malika può.
Marco Masini “Sarà per te”. Voto 8.
La classe non è acqua e di esperienze sulle spalle ne ha accumulate parecchie tanto da poter affrontare Nuti con il dovuto senso di responsabilità.
12 febbraio 2015 |