Quando Jay Z e Justin Timberlake hanno avuto bisogno di un deejay per il loro Legends Of The Summer Stadium Tour, hanno chiamato direttamente lui, dJCassidy .
Quando Barack Obama ha avuto bisogno di un deejay per gli insediamenti presidenziali e la festa alla Casa Bianca per il suo cinquantesimo compleanno, ha chiamato direttamente lui, dJCassidy .
Quando Diddy, Naomi Campbell, Oprah Winfrey e altre star hanno bisogno di un deejay per i loro party, chiamano direttamente lui, dJCassidy .
Da oltre dieci anni dJCassidy è un protagonista della musica, della moda e della vita notturna ed è diventato il deejay di riferimento per rapper, pop star, magnati, icone di stile e trend setter. Anello di congiunzione tra mondi diversi, Cassidy ha convogliato le sue varie esperienze e la sua creatività in “Paradise Royale” , album di debutto in uscita a fine estate 2014 per Columbia Records. Ispirato da quella che definisce “l’età d’oro della dance”, con questo disco Cassidy mette insieme gli artefici delle hit mondiali a cavallo tra gli anni ‘70 e ‘80 e un’eclettica schiera di artisti tra i più apprezzati del panorama contemporaneo.
Sia come DJ che come produttore, Cassidy trascende i confini dei generi musicali. Il suo è un mondo in cui Robin Thicke e Jessie J incontrano Nile Rodgers degli Chic e Philip Bailey , Verdine White e Larry Dunn degli Earth, Wind & Fire , ( “Calling All Hearts” ); dove i Chromeo si ritrovano al fianco di Ray Parker Jr . (vincitore di un Grammy) e Jerry Hey , celebre arrangiatore di fiati e archi che aveva lavorato a Off the Wall e Thriller di Michael Jackson ( “You Got Me Up” ); dove R. Kelly , Usher, Passion Pit, Mary J. Blige, Cee Lo Green, Kelly Rowland, Ne-Yo, Estelle e John Legend uniscono le forze per creare la colonna sonora della tua prossima serata. Con 12 supercantanti, 22 musicisti leggendari e una sezione d’archi di 14 elementi , Cassidy realizza un album all’insegna del buonumore, interamente formato da brani originali, senza cover, campionamenti o interpolazioni.
“Quattro anni fa ho deciso di riportare la dance più bella e più universale nell’etere, nei locali e in pista da ballo”, afferma Cassidy .
“ Paradise Royale” rappresenta l’apice di una vita trascorsa in giro per il mondo a mettere dischi, osservare la reazione della gente e farla ballare. La carriera di Cassidy è una parabola ascendente: da adolescente suonava per “ragazzini dalla mentalità ristretta, che non sapevano molto di musica”, a 18 anni faceva ballare le sale VIP dei locali più cool di New York. Una sera tardi, durante un suo DJ set al Lotus della Grande Mela, c’erano solo due persone. Fortunatamente una di loro era Sean “Diddy” Combs, il quale, colpito dalla notevole cultura musicale del giovane, ben presto lo chiamò per un DJ set al suo party post MTV Video Music Awards 2001. Jay Z sentì Cassidy poco dopo e iniziò a chiamarlo per tutti i suoi party e per quelli di Beyoncé (compreso il loro matrimonio).
Le offerte si moltiplicarono rapidamente: Jennifer Lopez, Russell Simmons, Anna Wintour, Nas, Pharrell Williams, Alicia Keys, Kanye West, Kim Kardashian e i locali più famosi di tutto il mondo riconoscevano a Cassidy la capacità di far ballare la gente con musica di tutti i generi, in tutto il mondo. A prescindere dal contesto in cui il DJ si esibiva, però, c’era sempre una costante:
“A prescindere da dove suonavo, da chi veniva a sentirmi o dal tipo di musica che la gente si aspettava di sentire, sono arrivato a ritenere che il soul a cavallo tra gli anni ‘70 e ‘80 fosse la dance più bella e più universale mai esistita”, dice Cassidy . “I dischi di quell’epoca non solo funzionavano, ma spaccavano proprio, sprigionando un’energia unica”.
Per recuperare quell’emozione, Cassidy ha creato una playlist su iTunes con le sue 25 canzoni preferite dell’epoca. Mettendole in ordine cronologico, ha notato che tutti i brani (inclusi “To Be Real” di Cheryl Lynn, “Do You Love What You Feel” di Chaka Khan, “Never Too Much” di Luther Vandross, “Get Down On It” dei Kool & The Gang e “I’m Coming Out” di Diana Ross) sono stati pubblicati tra il 1978 e il 1982.
Resosi conto che in molte di quelle canzoni suonavano gli stessi turnisti, il produttore è partito alla ricerca dei musicisti – famosi e non – che stavano dietro a tali successi, per farli suonare sul suo album. Dopo aver attinto al loro sound, Cassidy ha chiamato a rapporto il noto autore Claude Kelly, con il quale ha poi composto diversi brani. Cassidy era determinato a trovare altre voci che potessero dare nuova vita alla musica. “Non cercavo solo vocalist della mia epoca con cui scrivere e incidere inediti”, racconta il produttore, “ma vocalist della mia epoca provenienti da tutti i generi musicali”.
L’impresa non è stata delle più facili. Cassidy , di casa a New York, ha passato quasi 20 mesi a inseguire R. Kelly per tutti gli Stati Uniti, sobbarcandosi otto viaggi a Chicago, città natale dell’artista R&B, prima di riuscire a incidere con lui “Make The World Go Round” . Per ottenere la partecipazione di Cee Lo su “Light Up The Night” , Cassidy si è dovuto imbucare a una serata di gala extra-lusso alla quale il cantante si esibiva. Dopo una chiacchierata con Cassidy , è evidente che storie come queste sono la regola e non l’eccezione, il risultato di quasi quattro anni di profonda dedizione a un ideale.
Un ideale che risale a quando Cassidy , a soli tre anni, scopriva dischi hip hop fondamentali come “Sucker M.C.’s” dei Run DMC e film di culto come Breakin’. A nove anni chiese ai genitori di comprargli due piatti; a dieci chiese un mixer. Ogni weekend andava insieme al padre nei negozi di dischi a comprare vinili, quindi esaminava accuratamente il retro di ogni copertina per scoprire di chi avesse scritto e prodotto i suoi brani preferiti. Ispirato dalla poliedricità di Afrika Bambaataa, artista (“Grandmaster Flash, Kool Herc e Bambaataa erano i miei Superman, Spider-Man e Capitan America”), un giovane Cassidy metteva dischi a talent show e altri eventi scolastici prima di “fare il botto”, appena 13enne, con le feste dei sedici anni.
Lo stesso ideale che si era manifestato anni fa ora regna in un mondo fantastico chiamato “Paradise Royale” , un luogo in cui tutti si riuniscono per ballare al ritmo del battito cardiaco e del soul più autentico. “Ho preso ogni party a cui ho spaccato, ogni disco che ho suonato, ogni piede che ho fatto muovere e li ho portati tutti in una terra immaginaria che vive in ognuno di noi”, spiega l’artista che popola questo mondo meraviglioso. “Al “Paradise Royale” chiunque è il benvenuto, ogni giorno è una festa e ogni notte è un’occasione speciale”.
(cs)
13 Giugno 2014 |