C´era palpabile trepidazione nell’attesa della conferenza stampa di oggi: vuoi per gli ascolti in calo rispetto agli ultimi 3 anni, vuoi per i pesanti strali lanciati ieri da Grillo sul red carpet contro la RAI, vuoi per il minacciato suicidio dei due uomini del Consorzio di Bacino di Napoli e Caserta a inizio Festival.
E l’incipit non ha certo deluso le aspettative, con la lettura di una dichiarazione del Direttore Generale della RAI Luigi Gubitosi in merito alle accuse del comico genovese: “La previsione sui dati del bilancio della Rai che Grillo ha annunciato ieri sera fuori dall’Ariston sono falsi e visibilmente irrealistici. Sono pronto a fare una scommessa. Se ha ragione lui e il bilancio è peggiorato e chiude con una perdita di 400 milioni, lavorerò un anno gratis e a devolverò il mio stipendio in beneficenza alla onlus che mi indicherà. Se invece ho ragione io e non solo non c’è un buco raddoppiato ma anzi, i conti sono in grandissimo miglioramento rispetto all’anno scorso, devolverà lui la stessa cifra alla Fondazione Luchetta Ota D´Angelo Hrovatin o al Premio Ilaria Alpi, di cui ricorre quest’anno il ventennale della scomparsa, e che ben rappresentano l’abnegazione, la professionalità e il senso di servizio pubblico che questa azienda esprime e che lui sistematicamente offende. Un conto sono gli attacchi ai vertici aziendali, a cui sono ormai abituato e che fanno parte degli oneri dell’incarico, un conto invece è l’aggressione costante e ingiustificata alla professionalità di migliaia di persone che lavorano alla Rai, che meritano rispetto e che, da direttore generale, non posso accettare”.
Leone ha chiosato: “Avevo sperato e previsto che Grillo avrebbe avuto rispetto per lo spettacolo, sono felice di aver avuto conferma di questo”.
Capitolo ascolti di ieri: 10.938.000 telespettatori e share del 45.93% (media ponderata), un bilancio negativo rispetto alla stessa serata del 2013, che aveva fatto registrare una media ponderata del 48.20% di share e quasi 13 milioni di spettatori (12.969, per la precisione), insomma, oltre 2 punti di share in meno e 2 milioni di spettatori persi nell’etere.
Il dato complessivo è inferiore rispetto anche alle 3 precedenti edizioni: bisogna infatti arrivare al 2010 (targata Clerici) per avere un dato più basso (45.29% di share e 10,717 milioni di spettatori).
Picco di ascolti il monologo di Luciana Littizzetto, picco di share all’ingresso di Yusuf Cat Stevens (quindi non il momento dei due operai campani senza lavoro).
Il direttore di Rai 1 Leone si dichiara più che soddisfatto: “è uno dei migliori ascolti di sempre, anche se si dirà che è in calo rispetto agli ultimi 3 anni. Noi siamo soddisfattissimi; fare il 46% è decisamente un ottimo risultato. Sono felice che sia stato premiata anche l’intro di Pif. Volevo sottolineare anche che, negli ultimi msesi, nel complesso, abbiamo registrato un dato oggettivo e interessante, è calato il numero di persone che guardano la tv”.
Ci si chiede come abbiano fatto i due operai ad arrampicarsi fino alle balaustre dell’Ariston, oltre al costo dei biglietti pressoché proibitivo. Risponde Leone: “Erano quattro persone, tre uomini e una donna; quest’ultima, in galleria, ha simulato un malore per distrarre la sicurezza; le quattro persone, Antonio Sollazzo, Marino Marsicano e Salvatore Ferrigno, effettivamente ex dipendenti del Consorzio di Bacino Unico di Napoli e Caserta, sono state denunciate per violenza private ma a piede libero. Hanno acquistato 2 biglietti al botteghino a 100 euro e 2 tramite bagarinaggio”. Smentite le loro presenze alla Vita in Diretta, anche per evitare l’emulazione del gesto.
Fazio ha rincalzato: “Quello che è successo all’inizio di ieri sera ha spostato e frammentato inevitabilmente la scaletta e la gara. La situazione, oltre che imprevedibile, doveva essere gestita istantaneamente. In merito all’andamento della serata, sono molto felice per motivi affettivi e artistici per la presenza di Ligabue e di Cat Stevens la straordinarietà di Raffaella Carrà, Luciana è stata come sempre un gigante, una fonte inesauribile di energia”.
“Se i biglietti, come per lo stadio, fossero nominativi, questo magari aiuterebbe nella sicurezza.
Qualche dubbio su alcuni esiti delle canzoni dei Campioni , nello specifico ci si chiede se non sia prematuro far televotare da subito, sacrificando così canzoni magari più belle ma meno immediate (il riferimento è Invisibili di Cristiano De André); va precisato che i giudizi del televoto e della sala stampa hanno coinciso 5 volte su 7, tranne per Raphale Gualazzi (il televoto aveva preferito Tanto ci sei, la sala stampa Liberi o no) e Cristiano De André (per la sala stampa sarebbe effettivamente passata Invisibili); ha inotlre prevalso sempre la seconda canzone (eccezion fatta per i Perturbazione).
Confermata la presenza del vincitore uscente dello scorso Festival Marco Mengoni nella serata di venerdì (Sanremo Club) che probabilmente omaggerà Tenco come lo scorso anno.
Il programma della seconda serata, mercoledì 19 febbraio:
Si esibiscono i rimanenti 7 Campioni, ognuno con due canzoni; la votazione (con lo stesso meccanismo della serata precedente, 50% sala stampa e 50% televoto) decreta la canzone che resta in competizione.
Inizia la gara delle Nuove Proposte, si esibiscono i primi 4 su 8: la votazione (anche qui, stesso meccanismo di cui sopra) decreta i 2 finalisti di venerdì.
Ospiti: Claudio Baglioni (passato all’Ariston solo nell’85 per ritirare il premio “canzone del secolo” con Questo piccolo grande amore), il cantautore canadese Rufus Wainwright (già al centro delle polemiche delle associazioni cattoliche per alcuni suoi testi ritenuti blasfemi), Franca Valeri e Claudio Santamaria.
Scaletta in ordine di apparizione dei Campioni: Francesco Renga, Giuliano Palma, Noemi, Renzo Rubino, Ron, Riccardo Sinigallia, Francesco Sàrcina.
Scaletta d’esibizione dei Giovani: Diodato, Filippo Graziani, Bianca, Zibba.
Presenters: le gemelle Kessler, Armin Zooegeler, Cristiana Collu (direttrice del museo di Rovereto, la più giovane in Italia), Kasia Smutniak, Gian Antonio Stella, Veronica Angeloni e Clemente “Tatanka” Russo.
|