A = Asteroide. Martedì Giacobbo annuncia in diretta che un misterioso asteroide passerà vicino alla terra. Segretamente tutti sperano che gli alieni abbiano messo la X sull’Ariston #einvece vira sulla Russia...
B x 3 = Bellissima Bianca Balti.
C = Casa di riposo. L’orario della cena nella sala stampa Ariston Roof è fissato alle 18.30, pensato per la digestione difficoltosa di certe cariaridi.
D = Donne, escluse dal podio. Se l’anno scorso c’è stato un podio tutto femminile, quest’anno il premio è per soli uomini. Per il 2014 si inneggia già alle quote rosa.
E = Elezioni. A causa delle prossime elezioni, aleggia lo spettro della par condicio durante tutto il Festival. Più che spettro, a tratti diventa un alibi per giustificare l’inconsistenza di alcune performance.
F = Fazio. Venerdì il picco di ascolti più alto dal 2000. Il suo festival ha alternato molti trash a momenti colti, post moderno o paraculo? Ci rimane sempre l’eterno dubbio: ma la gente il Festival lo segue per il contenuto o il contenitore? Chiamate Giacobbo.
G = Punto G. Un’inquadratura tradisce la Abbagnato che sta nella giuria di qualità come Charlotte Casiraghi fa il dressage.
H = Hotel. Fanè o semplicemente decadenti, vivono il loro momento di gloria solo una volta l’anno grazie all’assedio dei fan che stazionano fuori nella speranza che pure Leone di Lernia o il sosia di Pavarotti gli conceda una foto. #nowords.
I = Ilarità. I comici non sono andati ahimè così bene: abituato ai pipponi di Benigni e Celentano, il pubblico dell’Ariston ha accolto freddamente sia Crozza che Bisio. Forse è finalmente finito il momento dei monologhi à la Zelig?
L = Littizzetto. Supporta One Billion Rising, critica la Chiesa eppure le scappa un bel “finocchio” riferito a Fazio. Luciana, non ce lo dovevi fare #modalitàpippo
M = Maggio, primo. O primo Maggio (vedi lettera O): il vincitore dei giovani inizia così la sua nuova carriera da solista dopo la vittoria a X Factor con gli ex Aram Quartet.
N= Novità. Annunciato come il Festival delle novità, Fazio ha cambiato le quantità ma non gli ingredienti. Fazio la carbonara è la carbonara sia che ci metti due uova sia che ne metti uno. Ed è comunque pesante.
O = Oxa. Attaccata come una cozza allo scoglio, non ha voluto accettare fino alla fine di non essere stata presa, accusando Fazio di aver organizzato il concerto del primo maggio.
P = Podio: Primo Marco Mengoni, secondi Modà, terzi Elio e le Storie Tese.
Q = Qualità. La giuria omonima capitanata da Piovani, durante la serata ha confessato di non essere d’accordo su niente #annamobene
R = Rubino. Nonostante il consenso del pubblico, la giuria di qualità lo ammazza con un misero 8% relegandolo così solo al terzo posto. Nonostante questo riceve comunque il premio della critica Mia Martini. L’ego si impenna.
S = Statua. Venerdì, al grido di “allegria” viene inaugurata la statua di Mike Bongiorno, conduttore di undici edizioni del festival. Daniela Zuccoli dice che la statua va toccata perché porta fortuna. Speriamo che gli avventori non si ispirino alla modalità di fruizione del toro di Wall Street.
T= Twitter. Il Festival, si sa, vive le tendenze digitali. Negli anni siamo passati dai blog a Facebook e da Facebook a Twitter. Quest’anno la nuova frontiera della violazione dell’embargo è stata proprio il cinguettio digitale. Ah, seguiteci su @Bnow4
U= Ultimi che saranno primi. Settimi nella classifica provvisoria, gli Elii balzano in alto classificandosi al secondo posto, grazie ai voti della giuria di qualità.
V = Villaggio vacanze. Dai canti e balli in sala stampa alla richiesta di “papaveri e papere” a Bollani, passando per lo sketch di Bisio, tutto ci riporta al Cala Corvino di Jerry Calà.
Z = Zeitgeist. Tutto finito, si ricomincia da capo l’anno prossimo.
Francesca Bruni
17 Febbraio 2013
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