Andrea Bocelli torna a Sanremo con un accompagnatore d’eccezione al pianoforte, il figlio non ancora 18enne Amos (nato quando era proprio a Sanremo) con “Love me tender” e “Quizas Quizas Quizas” con la bellissima violinista ucraina Anastasiya Petryshak. Da solo inoltre si esibirà in “La voce del silenzio”.
Andrea vinse Sanremo Giovani nel 1994 con “Il mare calmo della sera” e l’anno successivo “Con te partirò” solo quarta nel 1995 e che poi vendette 20 milioni di copie in tutto il mondo.
“La posizione in classifica nella gara di Sanremo non ha un significato, conquista l’interesse del pubblico ma è assurda, la musica è fatta per unire”.
Bocelli è attualmente in vetta alle classifiche di tutto il mondo (letteralmente, non come si suol dire spesso a sproposito) con l’album “Passione” pubblicato poche settimane fa in 75 paesi, n.2 nella classifica Billboard americana e nella top 10 inglese.
Come mai questo ritorno a Sanremo?
“Mi avevano chiesto di partecipare in veste di testimonial del bicentenario di Verdi, ma io volevo cantare una musica di casa. Sanremo resta l’unica grande vetrina per presentare un lavoro discografico. È un luogo in cui ripongo molti bei ricordi; questa volta è un bellissimo gioco e un grande onore”.
Il suo brano preferito di quest’anno è quello di Maria Nazionale, “una grande interprete, è giusto mantenere anche la tradizione”. A proposito di tradizione, “Passione”, ha dichiarato che ne è un contributo doveroso.
Amos avrà un futuro da artista?
“Quando mi ha chiesto di accompagnarlo stasera sul palco non mi ha dato possibilità di scegliere, è un treno che passa, un’opportunità importantissima, anche umana. Non ho una direzione precisa, ora devo ottemperare gli impegni a scuola e al Conservatorio. Quando avrò raggiunto questi obiettivi, magari col tempo avrò modo di scegliere una mia strada precisa. Ora penso a stasera, sono un po’ emozionato”. |