Ore 11.41: la sala stampa ancora assonnata si sveglia con un bel cazziatone di Manzi: minaccia a fucile spianato di non dare più le news in anteprima perché nessuno più rispetta gli “embarghi”. Da un lato il volto paonazzo del responsabile dell’ufficio stampa, dall’altro l’indifferenza dei giornalisti.
Tutto si conclude con un “vabbuò”.
Entrano Erica Mou, vincitrice del premio della critica Mia Martini, e Alessandro Casillo, vincitore della categoria giovani. Lui di Assago, lei di Bisceglie: si scambiano le vocali con disinvoltura, praticamente una conferenza stampa sull’unità d’Italia.
Si inizia soltanto una volta che i genitori di Casillo, quindicenne, firmano la liberatoria e dopo un’introduzione di Manzi che parla del destino, delle credenze (?), del tempo che darà ragione al successo di Mou e Casillo.
Erica sulla sua partecipazione al festival: “Qualche anno fa inviavo le Vhs ma nessuno la filava” fino a quando una non è finita nella cassetta della posta di Caterina Caselli, presente alla destra della cantante in conferenza stampa.
La giovane Mou, garbata e composta, sfrombola un po’ per l’emozione ma regge bene alle domande critiche della sala stampa, tese a metterla in seria difficoltà: hai qualche superstizione? Hai una posizione sulla farfallina di Belen?
Il giovane Casillo, già avvezzo al grande pubblico grazie all’esperienza di Io Canto, non teme i giornalisti e parla di tutto, dalla sua giornata tipo (“prendo l’autobus, vado a scuola, faccio gli allenamenti…”) alla sua fede: “Credo molto e uso il rosario come portafortuna” (…)
Il tutto si conclude con i pronostici sul vincitore di lui (Emma o Renga) e di lei (Arisa), e l’apertura in massa del sito della Sisal… per cercare però la scommessa dal titolo “quanto dureranno?”
Francesca Bruni
18 febbraio 2012 |