Un nome che rappresenta un richiamo all´unità del numero uno ma con una lettera in più, a ricordare i 4 compoetnenti della band, le loro differenze ed individualità.
La musica degli Huno nasce dall´incontro tra radici “alternative rock” e la volontà di cantare in italiano, senza lasciarsi imprigionare dalla classica forma canzone, privilegiando altre strutture.
Prima di arrivare alla registrazione dell´EP, la band si è esibita dal vivo in diverse situazioni, dal MEI di Faenza ai concerti in apertura di A Classic Education, Serpenti, Iosonouncane, ed è di nuovo pronta per tornare ad esibirsi e presentare il nuovo materiale.
Credit: Registrato da Massimiliano “Mano” Moccia al Blue Records Studio e con la partecipazione di Mattia Bonifacino (basso e contrabbasso) e del polistrumentista dei Marlene Kuntz Davide Arneodo (pianoforte elettrico, sintetizzatore) -Il mastering è di Carl Saff per Saffmastering - Chicago (USA).
Tracklist: 1. Spessi Muri Di Plastica / 2. Giorno Grigio / 3. Profonde Tracce / 4. Pioverà / 5. In Duello Libero / 6. Le Mie Mani
Formazione: Giacomo Oro: voce, chitarre, pianoforte/ Armando De Angelis: batteria, percussioni, voce / Alessandra Barbero: basso.
L´EP track by track – raccontato dalla band:
Spessi Muri Di Plastica: I muri di plastica sono barriere più o meno tangibili che segnano il divario e il contrasto fra pensieri o entità divergenti all’interno di una stessa società, o meglio, di un vivere comune.
Giorno Grigio: Spesso le caratteristiche del luogo in cui si vive influiscono sulla condizione emotiva di un individuo. “Giorno Grigio” è provare a ribellarsi a questo tipo di costrizione. Sfidare il buio per non precipitare nel vuoto; “cambiare senso al tempo” per fuggire da luoghi comuni e da banali previsioni.
Profonde Tracce: Visione musicale stratificata: atmosfere definite lasciano spazio a momenti di sospensione. Le note di vibrafono in reverse spianano la strada a ritmi più incalzanti e a sonorità più tese, che si sfogano poi nel ritornello finale.
Pioverà: Una giornata di pioggia, non aver timore di bagnarsi ed uscire, accorgersi di come cambino le cose che ci circondano e di come la pioggia stessa possa rappresentare quelle che sono le nostre paure, che spesso cerchiamo di evitare osservandole semplicemente da un vetro e non essere in grado di affrontarle.
In Duello Libero: Quando il fragile contenitore della ragione e della diplomazia si rompe, ne scaturisce un potente sfogo corredato di rabbia che rende inevitabile lo scontro.
Le Mie Mani: Un viaggio introspettivo in acustico, una ballata che ruota attorno alle reazioni scaturite da situazioni comuni, giornaliere come un incontro o un litigio, dando rilievo a ciò di cui ci serviamo per rimanere attaccati ai nostri obiettivi: le mani.
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