"La vita agra" è il titolo del nuovo album di unòrsominòre., in uscita per Lavorare Stanca il 3 ottobre 2011. Il disco prende il nome da un romanzo di Luciano Bianciardi nel quale si racconta la lenta e inesorabile omologazione di un potenziale rivoluzionario piccolo-borghese attraverso la quale, demolendo il mito del boom economico italiano, si comprendono le radici del degrado sociale e culturale del nostro paese: è la cronaca di un fallito tentativo di rivolta, affogato nel grigiore della vita di ogni giorno, ridotta ad una stanca lotta per la sopravvivenza giornaliera dove, citando Gaber, "non si riesce mai a dare fastidio a nessuno".
Il tema del romanzo è il punto di partenza per un´amara, a tratti sarcastica, spesso rabbiosa riflessione in musica attorno alle miserie della società italiana di oggi.
Il disco, ispirato ai grandi album politici degli anni settanta anche nella veste grafica, è denso di un linguaggio crudo e di immagini vivide; parole dirette, poche metafore, nessuna ricerca di leggerezza, di ironia, di scioglimento della tensione. "La vita agra" ricerca e raggiunge una spietatezza verbale e concettuale senza concessioni, mentre racconta dell´insensatezza delle nostre abitudini, del futuro e del passato rubati a un´intera nazione, della superficialità di una generazione distratta, o dell´impossibilità oggettiva di intervenire per cambiare il corso degli eventi.
Il suono dell´album si completa nella collaborazione fra l´òrso e Fabio De Min (Non voglio che Clara), produttore del disco e co-arrangiatore di molti dei brani, che ha impreziosito il lavoro con interventi di pianoforte e sintetizzatori, arricchendo le canzoni costruite dall´òrso attorno alla sua voce, alle sue chitarre, basso e batteria (strumenti che su “La vita agra” sono suonati tutti dallo stesso òrso).
NOTE BIOGRAFICHE
unòrsominòre. è kappa; già voce, chitarra e composizione nei Lecrevisse, band veronese che nel 2003 ha pubblicato l´apprezzato "(due.)" per Jestrai Records. Nel 2005 kappa dà vita al suo nuovo progetto unòrsominòre. (si scrive proprio così, con accenti e punto in fondo) raccogliendo l´eredità del suono indie rock psichedelico dei Lecrevisse nel suo album d´esordio, senza titolo, uscito per I Dischi del Minollo nel 2009. Il disco riceve critiche positive sulla stampa di settore (fra cui un posto fra i finalisti del premio "Fuori dal Mucchio") e porta unòrsominòre. su palchi importanti.
“Di Kappa sono le musiche e i testi, ed è proprio l´aspetto lirico a dare quel valore aggiunto che rende questo album una piacevole sorpresa e un qualcosa su cui scommettere. L´intima riflessione e la scelta – ardita – di scrivere in italiano, fanno di questo disco un piccolo gioiello di introspezione dove è bandita ogni banalità e si sfiora la poesia” -Daniela Giordani.
“la cura del particolare, alcune intuizioni compositive, i testi mai banali e il senso di sicurezza che traspare da ogni brano, lenti compresi; inoltre la voce di Kappa ha qualcosa di magico, che tutti dovrebbero ascoltare. Una delle migliori realtà della scena italiana” -Il Mucchio
Nel 2010 unòrsominòre. pubblica (sempre per Minollo) "Tre canzoni per la Repubblica Italiana", un ep semiacustico con tre interpretazioni scarne ed intense, Povera Patria di Franco Battiato, La Domenica delle Salme di Fabrizio De Andrè, e Quando lo vedi anche di Giorgio Gaber: canti di denuncia e di angoscia ispirati dalla disperante situazione sociale e politica del Paese.
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(cs)
15 Settembre 2011 |