Torna in Italia uno dei grandi del rock, tra i musicisti più innovativi della scena musicale internazionale. E´ Steve Hackett, il chitarrista che ha legato il suo nome all´epoca d´oro dei Genesis per il suo stile sofisticato ed elegante, divenuto suo marchio di fabbrica, e che continua il suo viaggio di esplorazione di tutto l´universo musicale, da Bach al rock progressivo, all´insegna di una musicalità e creatività uniche.
Un concerto che è un itinerario attraverso aree musicali diverse e le diverse fasi della sua carriera, dai giorni con i Genesis ad oggi, agli ultimi lavori usciti come il recente “Live Rails” registrato dal vivo durante gli ultimi due intensi anni di tour intorno al mondo, che hanno segnato un nuovo capitolo nella lunga carriera di questo straordinario musicista iniziato proprio in Italia nel 2009, e il nuovo lavoro in studio “"Beyond The Shrouded Horizon" gia pronto per essere dato alle stampe in autunno.
La chitarra e la voce di Hackett guidano da sempre una formazione di musicisti d´eccellenza: il primo concerto sarà col trio acustico , in una formazione inedita per l’Italia, con Roger King alle tastiere e Rob Townsend al sax e flauto, mentre i due concerti con la band elettrica vedono Steve, Roger e Rob affiancati da Gary O´Toole alla batteria e percussioni e voce e Nick Beggs al basso e Chapman stick.
Lead guitar dei Genesis nella formazione classica con Gabriel, Collins, Banks e Rutherford, che ha prodotto album di successo mondiale come Selling England by the Pound (tra i favoriti di John Lennon) e il cui contributo alla storia della musica è stato ufficialmente celebrato nel 2010 con l´ingresso nella Rock and Roll Hall of Fame, Steve con la sua chitarra ha prodotto alcuni dei momenti più memorabili, dalla sensibilità del suono acustico di Horizons e Blood on the Rooftops al rock spettacolare degli assolo di Firth of Fifth.
Dopo aver contribuito al successo della band, l’incredibile versatilità di Steve come interprete, con la chitarra elettrica e acustica, e la sua straordinaria varietà come autore si sviluppano appieno in una carriera solista di successo e dalle influenze più variegate, dal jazz alla world music, al blues fino a brani classici da Bach a Satie.
Con questa varietà di ispirazione, Steve ha spinto i confini musicali in nuove zone, creando sonorità e tecniche innovative e sperimentandosi in una serie di collaborazioni con grandi musicisti, quali Steve Howe per il progetto GTR, Paul Carrick, Bonny Tyler, John Wetton e Brian May, tra le sue prime influenze musicali.
Un musicista che sfida di continuo i propri orizzonti, dando vita ad un eclettico mix di suoni, generi e con un senso dell’”esotico” che continua ad affascinare i suoi molti seguaci sino ad oggi e che rende ogni suo concerto un ‘esperienza unica.
Il viaggio dell’iniziato, come recita il titolo del primo album solista, continua…
(cs)
18 Luglio 2011 |