A 40 anni esatti da un capolavoro come “Aqualung” torna in Italia la band che ha rivoluzionato il prog-rock: - JETHRO TULL -
a Luglio in concerto in Italia per ripercorrere i maggiori successi!!
Gio 14 lug ASTI, P.zza Cattedrale
INFO: Comune Asti 0141 399479 - 399399 - Piemonte Uno 0141 878529 - Cell. 339 4477427
PREVENDITE: www.audanolibri.it - [email protected] online e elenco punti vendita
Circuito TICKET.IT – PRENOTICKET - www.ticket.it - 02 54271 - online e elenco punti vendita
Ven 15 lug BORETTO (RE), Lido Po, Ex Cantiere Arni
INFO: 05211996386 - [email protected]
PREVENDITE: www.vivaticket.it - www.ticketone.it 892.101
Sab 16 lug BRESCIA, P.zza della Loggia
INFO & PREVENDITE: www.ticketone.it 892.101
- www.greenticket.it - 899 5000 55
Dom 17 lug CATTOLICA (RN), Arena La Regina
INFO & PREVENDITE: www.ticketone.it 892.101
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Lun 18 luglio OSTIA (RM), Teatro Antico
BIOGRAFIA:
I Jethro Tull tornano in Italia per continuare a festeggiare i 40 anni di carriera, compiuti nel 2008. Era il 1968 infatti quando sulla scena del rock arrivò l´album This Was, un disco innovativo e affascinante, dove il leader invece di suonare la chitarra o le tastiere, utilizzava il flauto per dare colore a un suono proveniente dal blues con qualche innesto jazz e rock.
I Tull si erano già costruiti un seguito come volto nuovo nella scena musicale underground di blues revival. Dopo le apparizioni a Hyde Park e al Sunbury Jazz and Blues Festival nell´estate del ´68, la band ampliò i consensi proprio con la pubblicazione di “This Was” e del successivo “Stand Up”, uscito nel 1969, vera pietra miliare nella storia della band e della musica rock-progressive, come gli album successivi, tra cui “Aqualung” del 1971, di cui ricorre il quarantennale quest’anno e che rappresenta la prova di maturità piena della band, con alcuni dei brani immancabili nei loro concerti: il brano che da il titolo all’album, My God e Locomotive Breath. Le influenze classiche, jazz, folk ed etniche su Ian Anderson resero quel disco eclettico un punto fermo per la storia iniziale del gruppo, che raggiunse il primo posto nelle classifiche inglesi e americane e lo portarono da un suono più tipicamente blues verso un´atmosfera più eclettica, che annuncia il progressive.
Dopo più di 65 milioni di dischi venduti e più di 3.000 concerti in 40 paesi, l’Italia rappresenta ancora un appuntamento fisso per la band, che viene qui seguita da migliaia di appassionati: al seguito dello storico leader Ian Anderson, Martin Barre alle chitarre, con i Jethro Tull dal 1969, Doane Perry alla batteria, con 25 anni di militanza nella band, John O’Hara alle tastiere e David Goodier al basso.
www.jethrotull.com
red
(04 Luglio 2011) |