Classe ’43, e a 43 anni dall’esordio, Roberto Vecchioni vince il 61° Festival della Canzone Italiana, come era nelle ultime previsioni . Non che non sia meritato, beninteso. È obiettivamente il pezzo più bello del Festival (seguito a ruota da quello dei La Crus) ed è stato apprezzato da tutte le generazioni (e la sua posizione altissima su iTunes lo dimostra). E a dimostrazione che il pubblico giovanile e votante non penalizza sempre e comunque le vecchie glorie, ma sa apprezzare semplicemente la qualità delle canzoni proposte.
Uno stop dunque alla serie di vittorie made in De Filippi, dopo Scanu (lo scorso anno) e Marco Carta (nel 2009).
Il nuovo meccanismo della gara è riuscito così nell’intento di contenere il pubblico televotante talent-dipendente, premiando un cantautore doc d’annata come Vecchioni.
Ciliegina sulla torta, Vecchioni incassa anche il premio della critica Mia Martini con 52 voti; distaccati, i La Crus con 22 preferenze.
Il Professore si è imposto con il 48% delle preferenze nel rush finale sui favoritissimi della vigilia, i Modà con Emma (40%), e l’outsider Al Bano (12%), eliminato alla seconda serata dalle giurie demoscopiche e poi ripescato, dimostrandosi sempre molto amato dal pubblico a casa. In prossimità del podio sono arrivati La Crus, Madonia e Battiato e il sorprendente Van De Sfroos. Nelle posizioni basse si sono quindi attestate le fuoriuscite da X-Factor, Nathalie e Giusy, oltre al giudice Anna Tatangelo e al duo Barbarossa – Del Rosario.
Roberto ha dedicato la sua vittoria a "un popolo che amo molto: gli italiani, e non lo dico per piaggeria. E soprattutto alle donne". Ha sottolineato inoltre che, nel Festival delle celebrazioni dell´Unità d´Italia, anche il suo brano parla di unione.
Non è mancata una commovente dedica a sua moglie Daria: “Alla vigilia della mia prima esibizione, avevi dubbi sul fatto che la gente potesse capire e apprezzare il mio brano. Ma a me non importava degli altri, mi importava che mi capissi tu, come fai da 30 anni. Grazie, amore mio”.
Un Festival preannunciato qualitativamente migliore dal punto di vista musicale e che i risultati finali hanno pienamente confermato (anche se un brivido con Al Bano lo si è corso…).
Il merito va in primis al capitano, Gianni Morandi. Chapeau.
E, chissà, alla prossima.
Andrea Grandi
Foto di Marco Leonardi
(20 febbraio 2011)
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