«Sarebbe bello sentire cosa mi direbbe mio padre… Probabilmente una cosa del tipo “ti avevo detto di studiare e di fare il medico... però dai... finché ti diverti…". E poi magari con mia madre avrebbe detto la verità... Chissà».
Scherza Alberto Bertoli, e si immagina di dialogare con l’amato padre, Pierangelo, cantautore tra i più apprezzati della scena nostrana e scomparso nel 2002. L’oggetto delle battute è il suo primissimo lavoro, quel Il tempo degli eroi in uscita il 15 giugno per l’etichetta milanese Top Records.
6 i brani contenuti nell’Ep (distribuzione EDEL), tra i quali spicca Le cose cambiano, pezzo già uscito nel 2009 come singolo e scritto da Luciano Ligabue come atto di riconoscimento verso il padre di Alberto che sul finire degli anni ’80 fu prezioso nell’affermazione del rocker di Correggio.
4 i brani scritti da Alberto: Rimanì lì, Il tempo degli eroi (assieme a M. Ganassi), Figli di… e Sotto a chi tocca.
A completare l’Ep un celebre pezzo scritto da Pierangelo: «Abbiamo deciso di includere la cover di A muso duro perchè è la canzone che lega due mondi diversi – racconta Alberto -: quello di cantautore sempre scomodo, di mio padre, e quello indipendente e testardo, il mio».
Chiedergli di questa cover è anche l’occasione per parlare delle differenze, a livello artistico, tra il giovane cantautore e il padre: «Sono simile a lui probabilmente nelle lotte e nella voglia di giustizia mentre le differenze si vedono molto bene nella musica e nel modo di affrontare gli argomenti: dove lui dà una visione più legata ai fatti sociali, io do più spazio alle visioni emotive di ognuno. Sarebbe molto bello sentire il suo parere su questo lavoro ma posso dire che Massimo Luca, che ha arrangiato questi brani e che ha lavorato anni e anni con mio padre, a lavoro finito mi ha guardato e mi ha detto "Ne sarebbe stato orgoglioso" ».
Per la scrittura, Bertoli trae ispirazione dalla vita privata e dai molti episodi che arrivano dalla quotidianità: «Ad esempio Rimani li è nata dalla lettura di un racconto di un amico; Figli di… invece arriva da un´esperienza lunga una vita. Il messaggio che in fondo tengo più a comunicare è che è sempre meglio usare la propria di testa e quindi il proprio giudizio».
Il tempo degli eroi è un album che è nato come si faceva un tempo: penna, chitarra e registratore. Successivamente i pezzi sono stati finiti in studio con un anima rock acustica che si addice molto ad Alberto e che affonda le radici nei giardini del suo passato ma che guarda molto alla scena moderna.
(red)
11 giugno 2010 |