In questi tempi di campagna elettorale, se ne distingue uno tra i tanti "manifesti abusivi" sui muri, ed è l’unico "paradossalmente autorizzato", quello del TOUR TEATRALE DI SAMUELE BERSANI , cantautore geniale, tra i più acuti e visionari della nuova generazione.
Sapendo proseguire idealmente il lavoro dei grandi cantautori, Bersani si è confermato negli anni come uno dei rarissimi casi di originalità e mondo a sé stante nella musica italiana, riuscendo nell’impresa di non somigliare mai a nessuno. Evidentemente dotato di una scrittura fra il Cinema e la poesia, sa emozionare e condensare come pochi sulla scena concetti altissimi nello spazio di una canzone, con la capacità di fotografare l’anima delle storie e dei rapporti, senza trascurare “i dettagli nell’inquadratura”che per lui sono fondamentali.
Partirà da Torino, giovedi 25 marzo, il tour teatrale con cui Samuele presenterà nelle più importanti città italiane il suo ottavo album, “Manifesto Abusivo” (Fuori Classifica/Sony Music), che contiene canzoni fatte per essere suonate live come tra le altre, “Ferragosto”, “Un periodo pieno di Sorprese” e “Pesce d’aprile”, il nuovo singolo che è in radio in questi giorni (“Mi sembra impossibile da non capire/è come vivere in un pesce d’aprile/E’ sempre bellissima la cicatrice/che mi ricorderà di essere stato felice”).
Ecco tutte le date: TORINO (Teatro della Concordia, 25 marzo); RIMINI ( Teatro Novelli, 26 marzo); MILANO (Teatro Smeraldo, 31 marzo ); PARMA ( Auditorium Niccolò Paganini, 9 aprile); FIRENZE ( Saschall, 13 aprile ); ROMA ( Auditorium Parco della Musica, 14 aprile ); NAPOLI ( Teatro Acacia, 19 aprile ) ; COSENZA ( Teatro Rendano, 20 aprile ); PALERMO ( Teatro Golden, 22 aprile); CATANIA ( Teatro Metropolitan, 23 aprile ); MESTRE ( Teatro Toniolo, 29 aprile); BOLOGNA ( Teatro Arena del Sole, 6 maggio), SASSARI ( Teatro Verdi, 13 maggio).
Samuele ha nel repertorio del suo concerto alcune "perle" della musica italiana d´autore come "Giudizi Universali", "Spaccacuore", “Replay”, “Il Pescatore di asterischi”, "Chicco e Spillo", "Freak", "Cattiva" insieme a canzoni attualissime come "Lo scrutatore non votante", scritta di getto nel 2006 e oggi divenuta più che mai "manifesto" e riferimento di una società incapace di coerenza e allergica ad ogni forma di partecipazione (“Lo scrutatore non votante/è indifferente alla politica/Ci tiene assai a dire “ohissa!”/Ma poi non scende dalla macchina/È come un ateo praticante/Seduto in chiesa alla domenica/Si mette apposta un pò in disparte/Per dissentire dalla predica/.../Conserva intatta la sua etica/E dalle droghe si rinfresca/Con una bibita analcolica/.../Lo Fa svenire un po’ di sangue/Ma poi è per la sedia elettrica”).
(red)
(18 marzo 2010) |