In sala stampa sono passati anche i Tokio Hotel, e per le strade di Sanremo è già delirio collettivo. E quando diciamo delirio intendiamo letterale delirio.

Questa sera suonerete sul palco dal vivo con un’orchestra, una prova tosta per ogni musicista: avete un po’ paura?
“Abbiamo fatto prove e sono andate molto bene, siamo molto contenti di poter fare questo spettacolo questa sera”.
Cosa ne pensate del successo ottenuto in Italia? Qui non si vedeva tanto movimento dai tempi di Madonna e Take That.
“Siamo arrivati da poco, non eravamo a conoscenza di questa cosa ma ovviamente ci rende molto felici saperlo”.
I vostri live sono sempre parecchio curati. Per questa sera avete preparato qualcosa?
“Già il fatto di suonare con un’orchestra è qualcosa di particolare ed eccezionale. Magari Georg potrebbe spogliarsi sul palco per rendere il tutto ancora più speciale! Ma non abbiamo ancora deciso. Sarà tutto molto spontaneo”.
Ci anticipate qualcosa sul vostro tour?
“Siamo stati di recente a Londra dove abbiamo visto e preparato il nostro nuovo tour, 4 date in Italia. Si tratta di un tour particolare dal punto di vista del design, e Dean & Dan Caten di Dsquared2 si occuperanno della parte dei costumi”.
Siete dei grandi fan di David Bowie, quanto vi ha influenzato?
“Non posso definirlo il mio cantante preferito, è molto bravo ma ogni canzone, ogni musica ha la sua particolarità e siamo molto diversi tra noi”.
Abbiamo sentito che una volta avete dichiarato di credere negli alieni.
“Crediamo che esistano altre vite al di fuori della nostra, certo non pensiamo siano degli esserini verdi con le antennine …”.
Nell’incontro con il vostro fan club è stato messo in palio al miglior offerente un faccia a faccia con voi dando il ricavato in beneficenza ad Haiti. Lo ripeterete?
“Apprezzo molto questa iniziativa che è stata presa dai fan e sono molto contento di questa decisione”.
Il vostro look è fantastico. E piacete molto alle ragazze. In quale direzione pensate di andare adesso?
“Grazie per il complimento! Comunque noi siamo una band giovane ed è logico che le nostre fan siano anche molto giovani. La musica però non si suona per un gruppo di persone particolari, si suona soprattutto per sé e non ci interessa quali tipi di persone ci sono in prima fila ai nostri concerti”.
“Siamo 4 giovani e quello che facciamo è cantare, lo facciamo volentieri e ogni canzone contiene un messaggio che si differenzia da canzone a canzone, e speriamo che questo messaggio arrivi”.
Avete avuto un successo fulminante. Tra 20 anni dove vi vedete?
“Probabilmente imbruttiti e affaticati da tutti questi anni di concerti, però ci auguriamo di essere ancora sul palco a cantare!”.

(red)
19 febbraio 2010