Da oggi è disponibile “Soulbook” il nuovo disco di Rod Stewart, una raccolta di 13 indimenticabili classici soul, i più amati degli anni sessanta e settanta, tutti reinterpretati da una delle voci più personali ed espressive del panorama musicale.
E’ questo un album che racchiude molte collaborazioni: due magnifici duetti, il primo con Mary J. Blige che si unisce a Rod reinterpretando il successo degli anni settanta degli Stylistics “You Make Me Feel Brand New”, l’altro con Jennifer Hudson in “Let It Be Me”, ispirato al duetto di Jerry Butler e Betty Everett. E’ presente inoltre in “Tracks of My Tears” il grande artista soul Smokey Robinson ed il mitico Stevie Wonder accompagna Rod all’armonica nel suo celebre brano del 1969 “My Cherie Amour”.
Rod ha venduto più di 19 milioni di album con le sue versioni del Great American Songbook (il canzoniere americano) e ora, con la medesima passione, Rod si avvicina ad alcuni dei migliori brani soul che siano mai stati scritti.
Nell’edizione della rivista Rolling Stone dedicata ai più grandi cantanti di tutti i tempi, Rod raccontò di recente che all’età di quindici anni era solito ascoltare alla radio cantanti soul come Sam Cooke e Otis Redidng ed anche cantanti blues come Howlin´ Wolf e Muddy Waters, sapeva che quello era il modo in cui voleva cantare. “Rod non è secondo a nessuno tra i cantanti di rock ´n´ roll che ho sentito,” disse Elton John. “Ed è anche il più grande cantante soul bianco”. Nel 2006 James Brown definì Stewart “il miglior cantante bianco di musica soul.”
Commenta Rod Stewart: “Questo è l’album che ho sempre sperato di registrare. Qui ci sono le canzoni con le quali ho ballato, ho fatto l’amore, ho pianto e, sì, sono anche caduto al suolo quando ero un giovane all’inizio della carriera. Queste canzoni e questi cantanti furono l’ossigeno che alimentò la mia passione per il canto. Quando ero un ragazzino striminzito, impertinente, capace solo di parlare, e vivevo nel nord di Londra praticamente al verde, scoprii l’abilità artistica di Otis Redding, Sam Cooke, Jackie Wilson, James Brown, The Temptations, The Four Tops e tanti altri. Erano i miei idoli e i miei eroi”.
(red)
(23 ottobre 2009) |