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JOAKIM |
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JOAKIM AL SOTTOMARINO |
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E’ valsa la pena di aspettare pazientemente la riapertura: La chiusura natalizia di Discolimone ha fornito di entusiasmanti superpoteri i Djpersignora ed i ClubSilencio.
Si presenteranno in consolle l’11 gennaio, rinfrescati, sbarbati e tonici, per ospitare boriosamente JOAKIM, chiacchieratissimo dj francese, autore di MONSTERS AND SILLY SONGS (uscito per K7 e Versatile) galeotto album sulle cui note pare che il presidente della Gallia, Sarkozy, e la nostrana Bruni si siano innamorati…
Uno dei più promettenti produttori e remixers della scena elettronica francese, nonché fondatore della celebre label Tigersushi, JOAKIM era riuscito a destare un certo interesse da parte della stampa specializzata e non, con il suo primo lp, quel Fantomes che nel 2003 ne aveva rivelato l’eclettico talento al mondo. Sono passati 5 anni da allora ma ne sarebbero potuti passarne molti di più, considerando che, a disco quasi finito , un bel crash del computer ne cancella beffardamente tutto il lavoro. E’ il Febbraio del 2006 e il produttore sbotta sconsolato sul suo blog pronosticando che si dovrà aspettare il 2010 per ascoltare un suo disco nuovo. Così non è: con capacità di reazione invidiabile il nostro decide di fare definitivamente tabula rasa, mette su la Ectoplasmic Band, in cui confluiscono basso, chitarra e batteria. Line up quasi rock, per un disco ovviamente più suonato e meno campionato, ma che non manca comunque di affondare le sue radici nell’elettronica e non rinuncia all’eclettismo sfrenato che aveva contribuito a portare il nome di JOAKIM sulla mappa musicale internazionale. E che non manca, ovviamente, di passare per “i soliti” anni ’80: e così se Sleep In Hollow Tree cita le atmosfere incubanti di John Carpenter lo fa proiettandole sulle ombre goth dei Bauhaus, I Wish You Were Gone è un’ottima riproposizione dell’ormai noto canovaccio electro punk funk di scuola Dfa, Lonely Hearts è scuro synth pop, Drumtrax viaggia tra electro ed italo disco e tortura i synth alla maniera di Vitalic, Rocket Pearl parte scura e post rockeggiante per poi esplodere in uno spaccapiste dalle vaghe ascendenze Franz Ferdinand. Le scorribande sonore di JOAKIM non hanno comunque confine e non si limitano alla rilettura (per quanto originali) di sonorità ormai standard: Peter Pan Over The Bronx è ambient onirico e sintetico, Everything Bright And Still parte glitch ma svela poco dopo una distorta vena Faustiana, Palo Alto imprigiona Nick Cave in una spirale di echi e riverberi, Love Me 2 si scalda in una vertiginosa corsa attraverso tunnel sonori saturi di circolarità kraut e chitarre new wave, Tanabata si frantuma, lunatica e sfuggente, negli insidiosi territori dell’avanguardia. E’ un disco sfaccettato e multiforme, questo Monsters & Silly Songs, che riesce a sostenere il peso della sua sfrenata ambizione solo grazie al talento e alla cultura del suo autore, ma talvolta cede sotto quello, schiacciante, della vanità e dell’autocompiacimento: che nel suo sforzo olimpico di cambiare continuamente maschera e stile JOAKIM sembra dimenticarsi, a tratti dell’ascoltatore finale. Il quale potrebbe essere sopraffatto da cotanta densità sonora. O, per converso, esserne oltremodo stimolato. D’altra parte c’è ancora chi la chiama IDM. Musica Dance Intelligente. www.myspace.com/jimibazzouka www.myspace.com/djpersignora www.myspace.com/clubsilenciosorquestra e qui gli ultimi poadcast: www.pigmotel.com/djpersignora (red) (07/01/08) |
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10/01/2008 - Joakim atterra domani! 07/01/2008 - Joakim al Sottomarino |
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