Una settimana in viaggio con le contaminazioni jazzistiche nelle località canavesane 4 – 8 marzo 2008 Jazz e contaminazioni, grandi nomi internazionali e nuovi talenti, incursioni nella musica afroamericana, workshop, mostre, presentazioni di libri.
L’edizione 2008 di EuroJazzFestival Ivrea (Torino), diretto da Sergio Ramella e organizzato in collaborazione con Music Studio, la Provincia di Torino e con il supporto della Regione Piemonte, conferma un calendario ricco di appuntamenti, con un programma di sette giorni e il coinvolgimento di località del canavese.
Il cartellone, che prevede anche eventi collaterali, ha le sembianze di un viaggio appassionato e variegato che porta in scena le diverse anime del jazz, dalle contaminazioni etniche e alla musica brasiliana, dai progetti legati all’elettronica al jazz tradizionale, suonato in luoghi suggestivi.
La kermesse rappresenta un’occasione di incontro e di socializzazione ed è in linea con l’orientamento che il progetto EuroJazzFestival Ivrea ha voluto intraprendere negli ultimi anni: essere un punto di riferimento per i tanti giovani e non, che cercano di soddisfare le proprie passioni e i propri interessi.
Accanto ai grandi palcoscenici del Teatro Giacosa di Ivrea si affiancano sale poco conosciute ma valorizzate da questi eventi di spettacolo.
Partecipano al circuito le località di Settimo Vittone, Bollengo, Banchette d’Ivrea.
E’ dal 1980 che Ivrea ha legato il suo nome al jazz.
Il festival è ormai un appuntamento di respiro internazionale, un’ampia e prestigiosa ribalta, un laboratorio di promozione della scena jazz del territorio.
E’ una rassegna di talenti nazionali e star mondiali, ma anche un luogo per inedite produzioni culturali.
Produzioni che fanno dialogare linguaggi e dialetti musicali distanti, modalità e forme artistiche diverse, istanze e suggestioni di terre lontane.
EuroJazzFestival Ivrea è un ciclo consacrato alla qualità, della selezione musicale, del suono, del sistema organizzativo.
Il festival 2008 conferma quella strada intrapresa già nei primi anni della sua storia con una serie di finestre sulle possibilità di interazione fra musica, letteratura e arti figurative.
(red) (03/01/08) |