La macchina targata Sanremo 2014 si è messa in moto. Dopo aggiunte, vendite quasi fossimo ad un’asta fantacalcio. Dopo commissioni degne dell’Area 51. Dopo presunti nomi e nomi dati per assodati. Dopo indiscrezioni e dopo smentite. Dopo corollari, annunci di rilevati segreti manco ci si trovasse a districare il Vatileaks. Dopo l’annuale turbinio di polemiche, le liste furono stilate e come ogni anno non ci si accontenta. Come ogni anno si accendono i filare delle lucine dei rosiconi - meno male che a natale si è tutti più buoni.
Altobelli – alto chi? Nuova proposta non a caso- disquisisce da grande obiettivo critico musicale sulle scelte poste in essere della commissione di Area Sanremo con un’ultima enciclica altobelliana che si potrebbe riassumere nel “ dopo aver visto e ascoltato il vincitore di Area Sanremo che salirà sul palco dell’Ariston a febbraio… da oggi propongo una campagna di sensibilizzazione per la Musica italiana”, per proseguire la lunga pappardella da attapirato parlando di scandalo, ripulire la musica da queste ingiustizie (la SUA bocciatura, nda ) fino a giungere alla volontà di far godere i fruitori della VERA buona musica italiana. A tale affermazione risponderei con una gran pernacchia. De gustibus non disputandum est e le mie domande, da mera ignorante in materia musicale, sarebbero due: 1) caro Alto, ma se vedi complotti e ingiustizie, perché invece che perpetrare con le tue domande di ammissione tra le giovani proposte (di cui hai subissato l’Ariston anche gli anni pregressi) non cerchi altri lidi su cui approdare? 2) Alto, non pensi di peccare un pochino di presunzione ad ergerti super eroe della VERA musica italiana?. Ti consiglio un buon digestivo perché con tutta questa acidità manifesta, basta uno schiocco di dita e puff!, un’ulcera.
Ronda ha deciso di giocare sottile, seppur il complottismo di multinazionali, televisioni, politici o giurie avanza . Ringrazia i fan, a rimarcare come la sua non sia stata una sconfitta ma una CONFERMA del progetto comune. Il peace and love che fa bene all’anima natalizia. Mi domando se Piacenza (sua città ) sia così ben disposta o meno.
Premetto che io stessa non sono rimasta molto contenta delle scelte effettuate tra i giovani: vedevo altri nomi, o li avevo dati per assodati. Ogni anno Sanremo mi tira lo stesso scherzetto del rimescolo carte in tavola. Sulle Nuove Proposte mi sono già fatta un’idea che verrà esplicata a parte come meritano di essere trattati questi casi musicalmente sociologici (per ridere eh).
Ho tuttavia apprezzato chi, invece di puntare il mirino contro gli otto prescelti incoronati direttamente cavalieri del Sacro Graal tra le Nuove Proposte, ha sofferto ciò che un NO comporta in silenzio, senza illazioni di sorta, senza inneggiamenti alla rivoluzione musicale (che in un tempo come quello odierno suona alquanto superficiale), senza rimandi al complotto. Ringrazio persone come Bertoli, Caponord, Levante , Lo Coco (quest’ultime due smacco doppio perché date per certe dall’inizio, ma si sa, Sanremo è imprevedibile) e tutti quelli che hanno inghiottito il boccone amaro senza polemiche, semplicemente rimboccandosi le maniche e cercando di costruirsi una propria identità musicale in questo bistrattato panorama sonoro italiano.
Elena Rebecca Odelli
18 dicembre 2013 |