Una delle band più acclamate del passato decennio, gli MGMT sono stati una delle rivelazioni degli anni zero: dopo un EP e un demo album prodotti con il nome The Management, il duo di Brooklyn costituito da Ben Goldwasser e Andrew VanWyngarden ottiene nel 2006 un contratto con Columbia Records, una sottosezione di Sony Music e la loro stella esplode immediatamente nel firmamento della musica. Il debutto ufficiale “Oracular Spectacular”, trascinato da singoli di successo come Kids, Electric Feel e Time To Pretend conquista rapidamente il consenso del pubblico e della critica non solo negli Stati Uniti ma anche (e soprattutto) nel Regno Unito: il disco entra direttamente al dodicesimo posto della classifica inglese, mentre il settimanale NME elegge l�album a migliore del 2008 e conferisce alla band ben due premi (Best New Band e Best Track) ai suoi Awards l�anno successivo. Indicati come gli alfieri di quella che viene definita “neo-psichedelia”, con il loro nuovo lavoro confermano il loro talento spogliandosi però della loro veste più dance e istituzionalmente indie, e confermando invece quella loro attitudine visionaria che gli ha fatto guadagnare non pochi paragoni con i Pink Floyd (soprattutto quelli del periodo con Syd Barrett). Per capire meglio cosa si nasconde dietro a “Congratulations” siamo riusciti - cosa tutt�altro che facile – a fare quattro chiacchiere con Andrew VanWyngarden: ecco cosa ci ha raccontato.

In questo nuovo album avete lavorato assieme a Sonic Boom, mentre “Oracular Spectacular” era stato prodotto assieme a David Fridmann, già produttore di Mercury Rev, The Flaming Lips e OkGo. Il mutamento del vostro sound è dovuto anche a questo?
“In questo album così come nel precedente io e Ben abbiamo seguito direttamente la produzione, quindi abbiamo cercato di creare una continuità nel sound: abbiamo scelto di lavorare con David prima, e con Sonic Boom poi, più che altro per avere terzo punto di vista sul suono complessivo, ma nessuna delle persone che ha lavorato ai nostri album ha mai messo mano agli arrangiamenti, o è intervenuta nella scrittura dei pezzi. La differenza principale tra i due metodi di lavoro è stata che Fridmann ha lavorato di più insieme a noi sul suono, creando un sound più pieno e completo, molto stratificato, mentre questo disco è nato da alcune registrazioni che abbiamo fatto come demo utilizzando dei microfoni scadenti, èd venuto fuori più lo-fi, ma in maniera voluta; Sonic Boom ha avuto più che altro una funzione di guru: ci ha portato una serie di sintetizzatori e pattern di chitarra strani, ha influito su di noi aprendo il nostro immaginario e le nostre influenze, ci ha fatto da guida piuttosto che svolgere un lavoro di sound engineering e di missaggio”.

Questo nuovo disco nel complesso suona molto più vicino alla psichedelia nel senso classico del termine: cosa vi ha influenzato principalmente durante la scrittura?
“�Congratulations� nasce da una combinazione di ispirazioni. Volevamo riprendere quello che amiamo della musica psichedelica prodotta negli anni �60, quella di band come The Beach Boys, Mama�s and Papa�s e The Rolling Stones, e la musica di gruppi anni �80 che in qualche modo sono stati influenzati a loro volta da quella musica, come i Buzzcocks o i Queen. E� stato come un tentativo di combinare quei due mondi, ed ascoltandolo credo che siamo riusciti a rendere questa idea”.

“Congratulations” contiene un brano intitolato Siberian Breaks, che dura più di dieci minuti: una cosa molto difficile da trovare, di questi tempi, ma che avevate già fatto con Metanoia.
“Beh, in un certo senso si, ma quello che le accomuna è solo il fatto di essere entrambe canzoni molto lunghe; per il resto Siberian Breaks è diversa da Metanoia: quella era nata da una serie di frammenti musicali, di riff e di idee che abbiamo deciso di mettere insieme in un unico brano, è una specie di collage; Siberian Breaks invece è il risultato di una scrittura continua, siamo partiti da un�idea e l�abbiamo sviluppata senza preconcetti, osservando dove ci portava la musica. Non avevamo in mente l�idea di fare una canzone così lunga, ma è successo e credo stia bene lì a metà del disco: funge come da divisoria, da perno centrale per il disco”.

Un�altra particolarità di Siberian Breaks sta nella sua struttura circolare: nei suoi dodici minuti cambia atmosfera diverse volte ma sul finale ritorna alle sonorità iniziali, un po� come avviene nell�intero album, che si apre con It�s Working e si chiude su Congratulations dopo aver attraversato varie gradazioni sonore.
“E� vero, Siberian Breaks ha una struttura praticamente circolare. Per quanto riguarda la tracklist hai ragione: le sonorità di It�s Working e Congratulations hanno qualcosa in comune, ed effettivamente c�è una sorta di circolarità anche nella struttura del disco”.

Dopo tutto l�inchiostro e le parole che sono state spese per il vostro album di debutto, dopo i premi vinti e il successo planetario, vi siete sentiti sotto pressione nel realizzare “Congratulations”?
“Se devo dire la verità, non abbiamo mai veramente cercato di diventare famosi, anche il successo di �Oracular Spectacular�, i premi e tutto il resto, sono cose che sono semplicemente accadute, da sole. Nel realizzare �Congratulations� abbiamo voluto mantenere un approccio molto libero, senza perdere tempo a pensare se avrà successo o meno, ma non siamo nemmeno partiti dall�idea di comporre a tutti i costi qualcosa di opposto all�album precedente: volevamo solo fare un qualcosa di onesto, mettere in musica noi stessi e rendere un omaggio a quegli artisti che per noi sono stati importanti, esprimere l�insieme delle nostre ispirazioni. Non abbiamo mai pensato a come andrà, non ci preoccupa e di sicuro non volevamo fare un disco nel tentativo di replicare il successo di �Oracular Spectacular�. Il nostro desiderio era fare qualcosa che avesse innanzitutto un valore artistico, proprio perché non si può sapere come andranno le cose, non si può sapere nemmeno se avremo modo di fare un terzo disco”.

Qualche tempo fa vi siete ritrovati al centro di una questione quantomeno singolare per un gruppo rock: l�UMP, il partito del Presidente francese Nicolas Sarkozy, ha usato la vostra canzone Kids in alcune occasioni pubbliche e in paio di video online, senza chiedere il permesso e senza corrispondervi le dovute royalties, e avete così deciso di fargli causa. Mi spieghi un momento com�è andata? Perché non capita tutti i giorni che una band faccia causa a un partito politico!
“E� una vicenda che è nata e si è spenta circa un anno fa: lo abbiamo scoperto grazie ad uno dei nostri fan che ci ha lasciato un commento sulla nostra message board, e quando lo abbiamo letto abbiamo deciso di fare presente la cosa al nostro management. L�UMP ha ammesso l�errore e ha proposto di concludere la faccenda rimborsandoci la cifra simbolica di un euro, praticamente un insulto. Intentando quella causa legale volevamo mandare un messaggio preciso contro l�ipocrisia di molti che si dichiarano contrari alla pirateria online, anche perché ci hanno spiegato come il presidente francese stesse conducendo una campagna molto dura a favore del diritto d�autore. E� stato comunque divertente diventare famosi in Francia anche per questa cosa: quando ci trovavamo a suonare là e aprivamo i giornali locali, parlavano di noi e di questa vicenda, e ci chiedevamo �ma sta veramente accadendo?�”.

A questo proposito ne approfitto allora per domandarti cosa ne pensi di Internet, e di tutta la polemica attorno al download gratuito e alla tutela del diritto d�autore.
“Non sono completamente contrario, ma nemmeno totalmente a favore. A me piace molto andarmi a ricercare musica vecchia e il web mi aiuta molto in questo, scarico molta musica legale da negozi online come iTunes. Tuttavia non mi sento nemmeno di dichiararmi completamente contrario al download gratuito: più persone conoscono la nostra musica e più noi ne siamo felici, ma se scarichi musica illegalmente e poi quella musica ti piace sarebbe giusto premiare l�autore pagando per il suo lavoro. Di sicuro però la via per combattere il fenomeno non è multare gli utenti, non faremmo mai causa a nessuno, non prenderemo certo delle posizioni come quelle prese dai Metallica un po� di anni fa”.

Avete già dei progetti per il futuro, collaborazioni o remix? Quello di Electric Feel realizzato dai Justice vi fece vincere anche un Grammy Award.
“Al momento stiamo pensando a qualche collaborazione, ma al momento è tutto a livello teorico perché si tratta di incastrare gli impegni di tutti e non è facile, soprattutto con un disco in uscita e la promozione conseguente. Per almeno un paio di mesi saremo impegnatissimi a portare in giro il nuovo album, e al momento vogliamo concentrarci su quello. Di sicuro però ci saranno dei remix delle nostre canzoni, stiamo contattando vari artisti”.

Sapete già se avremo modo di vedervi dal vivo anche in Italia?
“Ci piacerebbe molto, ci siamo trovati molto bene quando siamo venuti. Inizieremo il nostro tour europeo e spero riusciremo a passare: in nostro show adesso è molto più corposo e più fluido, veramente un bello spettacolo... ci piacerebbe farvelo vedere!”.

web: www.whoismgmt.com

Alberto Lepri
(13 aprile 2010)