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MISSQLEE |
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POLIVALENTE E TRASVERSALE |
La sfuggente essenza di Missqlee intrappola nel tentativo di capire dove inizia la musica e finisce la fotografia dove ricomincia il teatro e inizia la schizofrenia...
Prima o poi ci si scontra con le “provocazioni”. Se capita sovente ci si anestetizza e si lascia che l’atteggiamento supponente cataloghi e metta via senza il tentativo di capire. Se invece di rado ci scontriamo con esse, i due atteggiamenti principali che prendono vita al contatto con la provocazione sono, il primo di chi chiude gli occhi e le orecchie, e il secondo di chi invece si lascia incuriosire, per poi attendere la rivelazione di quella che è la sostanza (sperando che esista sotto la forma di mera provocazione).
Senza voler fare la sociologa, l’individuo moderno, bersaglio del marketing e delle sue lobotomizzanti e vacue provocazioni e figlio di preconcetti culturali, eredita solitamente gli atteggiamenti più negativi verso la diversità, scartandola, o sospettoso a causa dell’anestetico iniettatogli dalle strategie di mercato o impaurito grazie alle fasulle morali interiorizzate inconsciamente. Non conosco Missqlee, cioè non conosco il soggetto visivo e sonoro del progetto, cioè Gianluca Petriccione e non conosco il fotografo che gli da veste grafica Jacopo Benassi, quindi non posso sapere esattamente cosa credano di comunicare.
Ma mi sono addentrata nell’Art Work del Cd fatto ad Album di Figurine (erotiche per usare un eufemismo), senza preconcetti e ho dato play al Cd e poi ho letto la bio che troverete qui al seguito. Il Cd mi è piaciuto (Missqlee è capace di dare una forma e dei sentimenti alla musica elettronica, che solitamente proprio non mi va giù), le immagini lette al suono della musica mi hanno detto qualcosa di diverso e la sua biografia ha suscitato in me la voglia di vedere le sue performance. Ecco la bio, che vi riporto pari/pari perché è interessantissima… MISSQLEE è un’entità trasversale, né uomo né donna, in essa convergono la passione per il trasformismo e la patologia bipolare e schizoide dell’individuo contemporaneo. 8 Giugno 1970 i preparativi, un fiocco rosa, al tempo si preannunciava il sesso del nascituro in base alla forma che assumeva il grembo materno, si chiamerà Francesca e che bel regalo per nonna Wanda, oggi è il giorno del suo cinquantesimo compleanno… e invece no, trattasi di maschio. E allora corri in fretta a cambiare fiocchi e nome. Non si opta per Francesco, per paura che diventi giullare, bensì per un nome che ricordi almeno nelle iniziali la discendenza paterna del nascituro: ma questi otto mesi passati ad aspettare di diventar fanciulla si possono cancellare così agevolmente? Sono passati alcuni anni, è Carnevale, un bambino vuole vestirsi da pirata, è il tempo del Sandokan televisivo, invece tutto di un tratto si ritrova negli abiti della sorella maggiore, che vergogna! Ma, sotto sotto, che piacere… il contatto con il promiscuo, con il proibito. Ed ecco che appena si può si ricercano gli stessi abiti e via sotto il letto della nonna a provare i primi piaceri fisici. Il seguito è stato un succedersi di alti e bassi da un lato: il senso di inadeguatezza tra corpo e spirito, la ricerca di paradisi artificiali, le sofferenze psichiche, le cure psichiatriche, dall’altro la presa di coscienza di stare diventando Missqlee. Il nome deriva da un carattere manga erotico creato da Haruka Inui. Tale derivazione, da un lato contenutistica (in quanto questo manga narra la storia di un individuo che fa del piacere per il travestimento necessità virtù) vuole da subito testimoniare il forte legame con le nuove forme d’arte della contemporaneità, l’estetica pop colta e non.
Inoltre la scelta di un alter ego musicale omaggia una stagione oramai passata in cui la musica era fatta anche di concept album e di personaggi realmente fuori dalle righe.
Missqlee è un progetto-manifesto artistico che nasce a La Spezia nel 2002. In esso convergono istanze e competenze culturali di varia origine e una grande passione verso l’arte che si nutre di diversità: questo progetto è un atto d’amore nei confronti del Lou Reed di Transformer, della fotografia di Nan Golding, dell’arte performativa e visionaria di Matthew Barney, e poi Dune, Dottor Caligari, Madame Royale, Carmelo Bene, Kraftwerk, Orlan, Julian Cope, Dr Phibes, Il Vizietto, Cindy Sherman, Moira Orfei, Wendy Carlos, la biancheria intima femminile, i tacchi, le gonne, il make-up ed i pick-up, Fassbinder, Devo, Basquiat, le ciabatte, le maschere di cera… Missqlee ed Elektroflash non citano ma vivono tutto ciò nel quotidiano, ormai consci di essere stati corrotti da se stessi, fanno ciò che possono. I due componenti principali del combo Missqlee sono Gianluca Petriccione aka Missqlee, performer, compositore, e Jacopo Benassi, fotografo, artista. Missqlee musicista nasce come cantante bassista con esperienze in gruppi di base e sperimentazione post rock. In seguito intraprende una ricerca del tutto personale sulla forma canzone e di conseguenza su quella di album, visto come successione necessaria di stati d’animo. La riscoperta della struttura non costituisce un blocco bensì una gabbia dorata da cui poter fare uscire qualcosa di ulteriore. Parallelamente a questa ricerca è nata l’esigenza della riscoperta della musica elettronica prechimica, di quel connubio tra musica elettronica e forma song forse troppo presto accantonata dal mercato musicale. L’incontro con i Minox, che troviamo in veste di produttori dell’album in uscita, è stato inevitabile in quanto unici protagonisti e testimoni di una scena musicale che in Italia ha sempre stentato a venir giudicata in modo appropriato. Altrettanto inevitabile è stato l’incontro artistico ed umano con il fotografo Benassi… stessa terra natia, similari patologie sessuali, stessi malumori artistici. Jacopo Benassi nasce come fotografo-ritrattista particolarmente attento alla documentazione fotografica di situazioni di vita liminari. www.jacopobenassi.com Il sodalizio artistico tra i due avviene nel 2001, da esso sono nati progetti artistici di varia natura, da un lato il fotografo ha utilizzato le doti trasformiste di Missqlee per esprimere proprie forme di espressione artistica, dall’altro il musicista-performer si è adoperato nel creare partiture musicali e vere e proprie performance che sono confluite all’interno di esposizioni fotografiche di Benassi. Parallelamente la fotografia è stata utilizzata per documentare l’evoluzione di questa creatura.
Un estratto significativo di questo lavoro è contenuto nell’opera prima di MISSQLEE composta da un cd musicale e da un libretto/booklet contenente 24 riproduzioni fotografiche sotto forma di figurine estratte da questa esperienza. L’intento dell’opera è quello di rivalutare il concetto di pop non visto come punto di arrivo, mercificazione dell’opera d’arte, bensì quale punto di partenza/riflessione sulle possibili fonti di inspirazione dell’opera d’arte moderna. L’attività live di Missqlee si è divisa tra live set, dj set e performance. In questi anni inoltre è stata fitta la collaborazione con la queer crew Pornflakes. Missqlee ha frequentato luoghi oscuri,e si è trasformata da uomo barbuto a isterica geisha alle prese con ritmi elektro noise spinti, nel carro del Leoncavallo, presente al Gay Pride milanese del 2003, da mummia si trasformava, nelle vie del centro, in una Nefertiti alle prese con generatori di sound system e nell’ambito del 18° Festival Internazionale di Cinema GayLesbico diventava la donna oscar insieme al coniuge Markorso suo collaboratore musicale all’interno della Crew. Inoltre partecipa alla Queeruption VI di Berlino, collaborando con Drag-Kings teutoniche e a Bologna al SexyShock Party Anniversary organizzato dal collettivo lesbico bolognese. Nel live Missqlee è accompagnata sul palco da Elisa “Heidi” Bozzarelli, performer trasformista e disturbatrice sonora (presente nell’album in veste di curatrice dell’artwork) e da una strobo light box creata per l’occasione da Jacopo Benassi.
(Paola Andreoni)
(5 Agosto 2005) |
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