Torna a rinvigorire la scena rock italiana con un nuovo disco intitolato “Testimone” Massimo Priviero. Come esplorato per tutto l’arco della sua carriera, l’artista italiano ripropone il tipico rock mainstream americano. Priviero è un rocker di lunga esperienza, una voce profonda, testi che parlano della vita , delle sue paure e speranze, un disco dall’anima rock fino in fondo, che piacerà molto ai veri cultori di questo genere, quello puro senza contaminazioni… A partire dal primo brano e singolo “Fratellino”, una cavalcata che descrive il rapporto tra grandi e piccoli, alla successiva e melanconica “Nikolajevka”, ispirato a una tragedia storica; la vera forza della musica del menestrello italiano è nell’elaborazione dei testi, liriche riflessive, che diventano un’alchimia affascinate e ruvida con le tessiture rock che le imbrigliano… Il disco è un piccolo scrigno ricco di sorprese: dalle atmosfere folk etniche di “Terrasanta”, un inno alla pace , che precede la riflessiva “Pazzo Mondo” a “Diluvio” che parla della forza della vita, inesauribile, capace di farci vincere ogni battaglia, per poi proseguire con il blues di “Sei”, oppure la sensuale canzone d’amore che lentamente prende forma in “Cielo Chiaro”. Mistica la preghiera rock-blues che si sprigiona nel coro e nella traccia “Aguns Dei”, che lascia posto alla introspettiva ballad “Alice”, che finisce con una considerazione “le droghe non salvano mai…” Nel complesso un lavoro dalle strutture musicali rock tradizionali, che assume un aspetto ‘personale’ evidenziato dalla forza poetica e introspettiva delle sue canzoni… un disco da leggere tra le righe, interpretare, che rilancia le quotazioni di una carriera consolidata… .buon ascolto!!!!
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