Dopo un paio di prove non esattamente all’altezza del nome (Ohio e Demaged), anche se assolutamente dignitose, finalmente i Lambchop tornano con un grande disco di alt-country.

Come un Frank Sinatra bevuto (sic) o come un malinconico aftershow, Mr. M si muove elegantemente nei meandri di un teatro fatto di legno e immerso nel fumo di mille sigarette. Le 11 canzoni che compongono questo disco lasciano trapelare a poco a poco il loro valore, fino a mostrarsi nel loro splendore solo dopo qualche ascolto.

La festa è finita e ci si prepara per tornare a casa, ma prima ci si rilassa nel romanticismo non compiaciuto di una band che ormai da 20 anni definisce il concetto di musica indipendente statunitense.

La raffinata psichedelia di Gone Tomorrow o il quasi folk di The Good Life (is Waisted) sono solo alcuni momenti di un disco che davvero saluta una primavera ormai prossima.