A cinque anni di distanza da “Neve Ridens 2” torna Marco Parente con un disco istintivo che riscrive la dimensione sonora di Parente. “Da una parte il mio istinto si è sfogato", racconta lo stesso. Un obiettivo raggiunto grazie alla realizzazione di una struttura creativa, chiamata Woland, che permette a Parente di operare e creare senza vincoli e dipendenze. Una tranquillità artistica che trasuda dalle undici canzoni. A maggiori enfasi dell´impianto del disco ci sono le liriche sempre colte e raffinate, i suoni e gli arrangiamenti che rendono il tutto piacevole e funzionale. Tra i brani ascoltate L´omino patologico omaggio “deviliano”, neanche troppo velato, ai Rolling Stones. Bentornato.
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