Un disco molto più crudo e molto più rock dei precedenti successi dei negramaro. Senza dubbio un disco destinato a far girare numeri e a far muovere lunghe e potenti macchine legate a quello che un buon gruppo e un buon disco sanno muovere; chilometri ne macineranno e stadi e teatri ne riempiranno i ragazzi di Lecce. Non è il più bel lavoro a mio parere. Ma i testi sono indubbiamente molto più ricercati, molto più efficaci con un linguaggio dove Giuliano certo non le manda a dire. Il sound è ricercato e ricco e la produzione di Botrill in qualcosa fa ‘sentire’ i Muse ma con indosso gli abiti dei nostri italianissimi. Che abbiano retto alle temperature fredde di Toronto dimostra che i ragazzi hanno sicuramente una tempra forte, e ne escono carichi, forti e dirompenti dalla collaborazione con il produttore Botrill. Comunque vada sarà un successo.