Piaccia o no, M.I.A. è una che riesce a far discutere. Premettendo che "Maya" va a lungo metabolizzato perché la prima reazione è quella di spaccare il CD, anche dopo numerosi ascolti rimane un brutto sapore di fondo. Sembra una demo gigantesca, che sarebbe potuta diventare un buon disco e invece rimane così, a metà, eppure la sicurezza con cui M.I.A. si muove sui beat distorti e disturbanti lascia intendere che c’è un enorme peccato di presunzione dietro. Come dire: adesso vi rifilo io sta roba. È caotico, nonostante le interessanti intenzioni (soprattutto nel testo di Lovalot e nell’ambientazione di Story To Be Told). Una provocazione bell´e buona, insomma. A voi decidere se raccoglierla.
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