La formazione americana torna con una collezioni di brani veramente interessanti. Un lavoro da stduio meticoloso, alla ricerca di territori originali, un muro di suoni costruito con tanti mattonicini ognuno dei quali cela una gradita sorpresa sonora. Un disco evasivo, da un punto di vista musicale, ma anche mentale, che apre scenari sconfinati, pur mantendo una ideaologia psichedelica, propria del Dna dei Falming Lips. Dopo 20 anni di carriera non hanno esaurito le idee, sono sempre pronti a mattersi in gioco, ma sopratutto a registrare qualcosa che sicuramnete anima la discussione. 18 tracce intense, eteree e spaziali, con il contributo dei MGMT e Karen O degli Yeah Yeah Yeahs. Eclettici! |